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sabato 23 agosto 2014

'A capa sulo pe' spàrtere 'e recchie!...a proposito delle secchiate pro SLA

‘A capa 

Se capisce che ‘a capa è pè l’ommo 
cumme fosse ‘a cabina ‘e cumanno. 
E se trovano chille c’ ‘o sanno 
ca dipende ‘a llà ddinto ‘o campà. 

Ce sta chillo c’ ‘a capa ‘e lignammo, 
a tre asse, vacante, scullata… 
chella sciacqua e chell’ata quadrata 
ca cumanna e se fà rispettà. 

E chi ‘a tene pè fà mal’azione, 
chi pè scrivere musiche vecchie… 
chi sultanto pè spartere ‘e recchie… 
Che fortuna si chisto foss’i!


                                                                   Eduardo De Filippo



Non è che questa settimana sia passata inosservata da parte dei soliti stupidi a tutti i livelli e di quanti pur di apparire non hanno neanche il tempo di riflettere e pensare solo per un attimo: che sto facendo? Di chi stiamo parlando? Cosa è questo male terribile che non perdona e che vede famiglie distrutte a vita lasciate quasi sempre sole con i loro problemi?

Avrei voluto vedere ciascuno di questi burattini che divertiti accettano una secchiata di acqua gelata su quella testa vuota, ( bella la locuzione nella lingua napoletana : “'A capa te serve sulo pe' spàrtere 'e recchie! /Considerazione sulla stupidità) solo una volta, anche per una sola ora, accanto ai malati di SLA che lo scorso anno e quello in corso sono stati costretti a trascorrere anche qualche notte sotto Montecitorio per far valere i loro sacrosanti diritti, per conservare uno straccio di norma che li tuteli dopo un ventennio di mortificazioni e di tagli tremontiani a quelle categorie che bisognerebbe tutelare più di qualsiasi altra.

Ma che importa ? I malati di SLA, i portatori di handicap, gli immigrati che nei viaggi della disperazione hanno ieri lasciato per ora altri cadaveri nel grande cimitero che è diventato il Mediterraneo.

Cosa volete che importi a quanti impegnati ad esserci, a farsi notare, a sfruttare l'ennesima opportunità per un pizzico di notorietà, importante apparire nei TG, sui giornali, in rete, ovunque si esaltino queste minchiate, importante esserci anche alla prossima occasione, magari per i bambini down o forse meglio per la sclerosi multipla la cui conoscenza a qualcuno interesserà soltanto se capiterà in casa propria.


Auguro a tutti una buona Domenica e vi lascio all'approfondimento della poesia di Eduardo.


10 commenti:

  1. Bravo!!
    Raffaella Palumbo

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  2. Vincenzo Villarosa
    Ben detto!... Il 'fine' sarebbe aiutare i malati di SLA, il 'mezzo' sarebbe la trovata scenica della secchiata d'acqua... Ma per molti, troppi 'esibizionisti' in cerca di continua visibilità massmediatica, è probabile che sia il contrario...

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  3. Invece di sprecare acqua forse tiepida (il dubbio è lecito) qualcuno avrebbe potuto assumere provvedimenti, dando un senso alle proprie azioni.

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  4. Francesco Capriglione
    Ti ringrazio innanzi tutto per gli auguri e te ne faccio altrettanti per questo tuo impegno sociale che apprezzo e condivido pienamente. Buona vita anche a te!

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  5. Michele Morace
    ...sono " capaci " solo di demagogiche rappresentazioni......!!!

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  6. Come sempre Antonio Salzano coglie le realtà che contano e ce le racconta in modo lucido ed originale. Ci fossero più giornalisti così!
    Emilia Rosati

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    1. Grazie Emilia del tuo apprezzamento che quando proviene da persone come te mi inorgoglisce non poco. Un caro saluto

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    2. Emilia Rosati
      Stima ampiamente ricambiata!

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  7. Irma Mucci
    tu si che hai capito quello che avevo capito io, grande eduardo e grandeate antonio salzano

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  8. Tina Saturno
    Giusto detto .

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