Chi segue pazientemente questo Blog sa
quanta diffidenza ho nei confronti di Grillo e quanta attenzione e, talvolta,
ammirazione , per gli eletti del Movimento in Parlamento, ma la sparata verso taluni
giornalisti televisivi e anche l’assegnazione del microfono di legno in qualche
maniera non mi è dispiaciuta.
C’è un gran fondo di verità su certo
giornalismo servile e sfacciato che davvero lascia perplessi e, mi si passi il
termine, disgustati.
A differenza del leader di 5 Stelle
preferisco tessere le lodi di taluni colleghi, spesso sconosciuti al grande pubblico
ma che amano fare un giornalismo verità lontano anni luce da quello di
Killeraggio stomachevole e riprovevole.
E’ il caso di
Arnaldo Capezzuto del Fatto Quotidiano che di fronte all’ennesimo attacco,
questa volta per mano giudiziaria, atto dovuto immagino a seguito di esposti di
non meglio (?)identificati ambienti, ha scritto oggi un pezzo di quelli che si
scrivono di getto quando il sangue ti ribolle, conoscendo fatti e controfatti
di ieri e di oggi.
“… Una voglia di
fare i conti. Un’aggressione per ora solo rimandata. Scorre latente e ora
palese il desiderio di spodestare quel sindaco De Magistris dalla poltrona più
alta di Palazzo San Giacomo.
Amerà anche la città ma rappresenta un’anomalia, un cancro, un nemico da eliminare. Gli amici
degli amici buttati fuori dal Municipio. Le consulenze tagliate con un tratto di penna. L’industria
dell’eterna emergenza rifiuti chiusa
a doppia mandata. I comitati d’affari stanati. Un potere esercitato solo
attraverso suoi uomini di una cerchia fidata e ristrettissima. In quegli occhi
l’eterno sguardo sospettoso da eterno sbirro. Il troppo è troppo. Quell’uomo fa
paura alla città dell’illegalità,
alla borghesia pezzente, ai colletti bianchi collusi e conniventi, alla classe
politica marcia e compromessa, ai giornalisti che invece di essere cani da
guardia sanno solo fare feste e
scodinzolare al padrone di turno, agli imprenditori-prenditori.
Gli proponi un compromesso e
non ti stringe più la mano. Gli parli di prospettiva e valorizzazione politica
della sua esperienza e ti accompagna alla porta. Gli suggerisci persone da
inserire e ti risponde male. Addirittura il cardinale Crescenzio Sepe dopo una battuta su case e
interessi nel Vaticano neppure partecipa più ai momenti istituzionali. Ecco un
uomo come de Magistris, figlio anormale e snaturato della città
camorristica e del suo inesplorato sottobanco non deve più amministrare. La
verità è che i sindaci-sindaci sono una rottura di cazzo. A Napoli serve
un sindaco –impiegato che distribuisce le prebende, costruisce inciuci e tutti
sono felici. Amen”
“La verità è che i
sindaci-sindaci sono una rottura di cazzo”, è vero, quanto è vero e non vale
solo per i sindaci, vale per chiunque voglia ristabilire la legalità, la
normalità in un contesto dove per decenni e forse più si è lasciato sempre fare,
si è lasciato campare, si è lasciato che orde di barbari si impossessassero di
interi quartieri contaminando una borghesia oggi irriconoscibile che partecipa
a delle buffonate per difendere la propria libertà di invadere territori oggi
restituiti alle persone perbene, alle famiglie, agli anziani, ai turisti.
E, sia chiaro, non si vuole quì fare quel giornalismo lecchino di cui giustamente parla Grillo e non si vuole assolutamente nascondere nè tanto meno sottovalutare gli errori che certamente anche questa Amministrazione ha fatto ma non è possibile chiudere gli occhi difronte agli attacchi strumentali e meschini per qualsiasi atto abbia compiuto chi comunque, piaccia o non piaccia, è stato ed è elemento di rottura col passato, in tutti i sensi... chi ha orecchie per intendere che intenda.
Ha ragione Capezzuto, i
sindaci-sindaci sono una grande rottura di c…o.
Angelo Hood
RispondiEliminain realtà, una città abituata in tanti anni ad un sistema politico-mafioso di appalti e prebende, ora si trova da due anni senza più possibilità ...è dura per loro accettarlo...
Claudia la Volpe
RispondiEliminaGrande Arnaldo Capezzuto! Un eccellente giornalista, imparziale e MAI livoroso come certi altri....
Giuliana Albarella
RispondiEliminaConcordo in pieno,tranne sull'assolvere Grillo
Carlo Fedele
RispondiEliminaSe è vero, come è vero, che l'Editoria è in crisi, ciò equivale a far sì che chi ha potere e soldi sia anche Proprietario delle testate esistenti. Sono ben noti i conflitti di interessi e non vale solo per la famiglia Berlusconi, ma anche per la Fiat, per Di Benedetti, per Caltagirone ect...
Ognuno di questi ha il suo piccolo grande impero finanziario, le sue aziende, gli interessi da difendere.
Come può, nella maggior parte dei casi, un suo dipendente, giornalista in questo caso, allontanarsi o tradire la linea del padrone che lo paga?
Non credo, Antonio, all'editoria libera, i pochi casi durano la vita di una farfalla...
Nel contesto del tuo post, ribadisco la mia critica a De magistris, non in quanto Persona, ma in quanto Istituzione. Nulla può di fronte ai tagli, di fronte alle ataviche emergenze di questa città, lasciato così da solo. Ma proprio per questo preferirei un j'accuse di quelli tosti, fino al sacrificio della carica stessa. Perchè io credo che nulla tenga di fronte all'amor proprio, alla dignità politica e personale.
Si sa, io sono un sognatore, eppure mi piacerebbe davvero che De Magistris un giorno si alzasse e convocherebbe una conferenza stampa in cui direbbe: "Cari signori, mi arrendo. Questa città, questo Paese è in mano ad un Potere neanche tanto occulto, fatto di uomini ed istituzioni venduti al Dio danaro, succubi di un Sistema accentratore che scarta i deboli e favorisce i forti. Io son fatto di un'altra materia. Arrivederci e grazie"...
Caro Carlo, qualche mese fa ero tentato di scrivere una lettera aperta a Luigi De Magistris consigliandogli di mandare tutti a fare........
EliminaHai ragione che la propria dignità va salvaguardata ma è pur vero che quelli che hanno combattuto e combattono per ciò in cui credono se si fossero arresi avrebbero salvaguardato se stessi facendo una operazione tanto cara a chi specula, a chi della politica ha una visione molto personale, della propria cricca,dei propri affari.
Lo scoraggiamento, non ti nascondo, aumenta sempre più ma la voglia di crederci...anche. Un abbraccio e grazie sempre delle tue gradite riflessioni
Carlo Fedele
EliminaCarissimo Antonio, so di aver dato l'impressione della resa (e giuro che questo non è da me...). Sarà che oggi sia proprio io lo scoraggiato? Ma... denunciare è secondo te una resa? Il gesto forte, eclatante, a volte serve più di mille chiacchiere, mille voli pindarici... Ammettere l'impossibilità di esercitare non è una resa, ma una constatazione. Non per darla vinta, anzi... Vuoi mettere l'opinione pubblica che, di fronte ai mille problemi della città, osserva un Sindaco fare "grandi eventi" e non l'essenziale? Questa posizione genera qualunquismo (la gente dovrebbe sapere davvero che oggi più di ieri, l'amministrazione della città, in termini economici, dipende dal potere centrale e quindi a questi rivolgere le proprie bestemmie) e genera mistificazioni e "piani di sgombero coatto" da parte di certi giornal(ai)isti che conosciamo... Un Sindaco onesto è doppiamnete ricattato... Il feeling coi napoletani sembra sgretolarsi ogni giorno di più; io stesso, qualche volta, mi sono lasciato andare al "festa, forca e... nemmeno la farina" di bassoliniana memoria... Poi, cosciente della realtà, sono ritornato sui miei passi... Ecco, non una resa, ma una DENUNCIA, forte e chiara che giungesse nel Palazzo che conta. Questo chiede a De Magistris. Altrimenti, le illazioni, lasciate cadere nel vuoto, diventano verità. E forse o sicuramente non lo merita.
PS: grazie a te che ci fai "ragionare"... Un abbraccio
09.06.2013 - Caro Antonio, avresti fatto male a consigliare a De Magistris di mollare; quale era l'alternativa? Meglio De Magistris, quanto meno è un Sindaco onesto, e passi che trascuri qualche problema o si intestardisca su alcune posizioni. Sai che anch'io gli ho fatto qualche critica, ma guardare la realtà dall'esterno del palazzo non sempre è facile, e qualche critica, a volte, può essere anche irriconoscente. Io invece dico a De Magistris "NON MOLLARE" vai avanti, ma ogni tanto ascolta pure qualche critica di chi vorrebbe che Napoli diventasse una vera capitale.
RispondiEliminaCiao. Nino Maio
Caro Nino, conosco la tua onestà intellettuale e trovo "normali" le tue critiche ma il tema è molto più grave. Lo vado dicendo da tempo e non sono il solo; quì è in atto una vera e propria guerra che supera anche le giuste considerazioni dell'amico Carlo Fedele che giustamente rileva come i Comuni ormai non hanno più margini di autonomia e come il Governo centrale popssa a suo piacimento decidere, come fece il Sig. Berlusconi, di evitare il fallimento del Comune di Catania retto dall'allora Sindaco Scapagnini suo medico personale che gli aveva promesso l'elisir di lunga vita e, poi, pace all'anima sua, se n'è andato non molto tempo fa ancora giovane. Il Governo centrale può decidere di dare una valanga di soldi ad Alemanno per evitare il fallimento del Comune di Roma e non a Napoli come promesso e non mantenuto dal Governo Monti ed oggi sembra che qualcosa stia arrivando. Caro Gaetano se la gente non capisce o fa finta di non capire che la guerra scatenata dall'asse malavita-vecchi apparati di partito, allora continueremo a parlare di buche, manutenzione e nel frattempo comprensibilmente la magistratura apre inchieste a seguito di esposti di forze pseudo politiche che con la Politica quella con la P maiuscola, non c'entra nulla.
EliminaUn caro abbraccio e sempre grazie per la tua gradita attenzione
Antonio
Marta Arancione
RispondiEliminaUN GRANDEEEEE