Ci sono uomini che aldilà delle proprie idee ,della loro vita,
delle loro scelte, hanno lasciato traccia del cammino e sul quel percorso,
anche dopo decenni e decenni, molti uomini ritrovano se stessi, attraverso la
lettura dei loro scritti, attraverso la visione delle opere pittoriche,fotografiche,scultoree perché
sono tracce indelebili che anche i momenti di maggior declino culturale non
riescono a cancellare.
David Maria Turoldo, sacerdote dell’ordine dei Servi di Maria e
grande poeta, scomparso il 6 Febbraio del 1992, è stato uno dei maggiori
artefici del cambiamento del cattolicesimo del secolo scorso. I suoi
interventi, i suoi scritti ,le sue omelie, sono state grande testimonianza nel
processo di rinnovamento e di critica
che hanno scosso non poco la coscienza della Chiesa
Propongo una pagina tra le più belle di questo grande poeta e
uomo di Dio sul tema dell’amore e un video girato dalla RAI pochi giorni prima
della sua morte:
No, l’amore
non è neutrale
“L’amore t’impone sempre una scelta, a volte terribile. Nessuno
può dubitare che Cristo non amasse gli uomini; eppure sentitelo nelle invettive
contro i farisei e guardatelo nella cacciata dei profanatori del tempio!
L’amore, nel suo tradursi in azione,si concretizza in modi molto
diversi a seconda dei casi e delle occasioni in cui ci si trova immersi. Non
dimentichiamo che l’Evangelo di pace è anche una parola di contraddizione e di
scandalo,non certo di giustificazione del principio pagano del “vogliamoci bene”.
I cristiani devono compiere questa scelta di fondo:con chi stare,sia pure in
maniera critica e originale:Non si può amare in modo neutrale:
Ora, questa scelta di fondo a vantaggio dei minimi, degli
esclusi,degli oppressi, non può essere un fatto solo di coscienza individuale,
ma un banco di prova della comunità nel suo insieme,che dovrebbe testimoniare
questa scelta condannando senza esitazioni quanto riduce l’uomo in schiavitù.
Da tale impegno deriveranno probabilmente sofferenza e croce, ma la Chiesa non
è chiamata a conservare se stessa, quanto l’annuncio del regno di Dio, costi
quel che costi. A Cristo è costato la morte “
E
bruciare ogni odio
Ma devo anche maledire
Se no è impossibile
devo anche disperare
se no è impossibile
raggiungere la speranza
morire e risorgere
e bruciare ogni odio
nel suo rogo d’amore:
mia preghiera
tempo di fuoco,
l’attimo dove l’antico
si fa cenere
“
Senza amore non c’è che la tenebra della mente, la notte del cuore.
La
scienza non vale niente, la filosofia non vale e neanche la religione vale
senza amore” D.M.Turoldo


03.02.2013 - Caro Antonio, grazie per l'attenzione prestata alle opere di Padre Turoldo, le cui poesie, in verità, non sono sempre facilmente comprensibili.
RispondiEliminaCondivido con te l'opinione che Padre Turoldo è stato uno degli artefici, nel secolo scorso, del cambiamento della Chiesa.
Sono certo che non ti sia sfuggita anche la figura del Grande Cardinale Martici il quale, anche grazie al suo prestigio mondiale, certamente è stato uno dei maggiori artefici del cambiamento della Chiesa, anche perchè ha scritto, direttamente o in collaborazione con altri, molti articoli e libri su come avrebbe dovuto essere la Chiesa.
Mi piacerebbe conoscere il tuo parere in proposito.
Nino Maiorino
Caro Nino, non voglio assolutamente apparire dissacratore del grande Cardinale Martini ma una cosa, a mio avviso, va detta con molta onestà intellettuale.
EliminaGli scritti, le interviste che hanno raffigurato un Martini del "cambiamento" risalgono a tempi più recenti mentre nel periodo dei Turoldo, Padre Balducci, Don Mazzi, Abate Franzoni,etc.non ricordo un Martini che rischiò come questi testimoni del Vangelo di essere sospesi a divinis come in effetti avvenne per alcuni di essi (Franzoni,Don Mazzi -non quello televisivo-,etc.)e tanti sacerdoti sconosciuti ai più ma altrettanto impegnati in una prospettiva di cambiamento.
Grande rispetto e grande considerazioni per lo studioso Martini che negli ultimi giorni della sua vita ci ha regalato pagine di saggezza e di cristianesimo ineccepibili.
Un abbraccio
Gianmario Lucini
RispondiEliminaProprio questa sera presenterò un profilo di D.M. Turoldo qui a Porto Torres, dove mi trovo. Mi viene in mente solo una cosa: che in questo momento storico sono necessarie figure come la sua e il suo sguardo acuto, capace di penetrare la caligine delle baggianate e del non-senso. Ma abbiamo le sue opere e le sue poesie, per fortuna...
Mi spiace non esserci, sarà certamente una buona occasione per parlare di questa figura straordinaria che per tanti di noi ha rappresentato e rappresenta un punto di riferimento proprio per quanto opportunamente sottolineato.
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