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giovedì 31 gennaio 2013

Calma, virtù dei forti


Mentre siamo in febbrile attesa del nuovo contratto con gli Italiani elaborato dal diabolico ed inesauribile cavaliere di Arcore con un Bruno Vespa in orgasmo  di attesa per essere lui e soltanto lui il testimone del patto, alcuni  magistrati in servizio e non in servizio danno la peggiore rappresentazione di se stessi.

Il duello a distanza tra la brava Ilda Boccasini  e  l’onesto e capace ex magistrato di Palermo Antonio Ingroia,  ha dato sul piano mediatico e direi anche sostanziale, la peggiore prova di come si possa perdere in pochi attimi il prestigio di persone che hanno dato e continuano a dare al Paese un servizio cui tutte le persone perbene  devono riconoscenza e rispetto.

Ma talvolta basta un nulla, una reazione smodata e superficiale dovuta unicamente ad una superficialità di giudizio  per aver, probabilmente, reagito ad una dichiarazione ascoltata con poca attenzione o ad una dichiarazione letta da un’agenzia di stampa e magari sbrigativamente criticata.

L’eccesso di valutazione che talvolta diamo di noi stessi , la nostra sicurezza, l’eccesso  anche di grande rispetto verso figure che giustamente mitizziamo, ci porta a comportamenti  superficiali dai quali quasi mai abbiamo il coraggio e l’umiltà di recedere.

Ascoltare è ascoltare, l’italiano è italiano e non mi sembra che Antonio Ingroia abbia parlato in lingua differente dall’italiano.
Quasi sempre la reazione ad una ingiusta accusa è peggiore dell’accusa stessa e Antonio Ingroia, a mio avviso, è incappato nel tranello della dichiarazione a caldo che trascende e non gli fa certo onore.

Ho grande considerazione di questi due magistrati , due persone  che a molti piace definire  servitori dello Stato  ma che indicherei semplicemente come persone che danno grande testimonianza di come si possono far rispettare le leggi dello Stato  con rigore, professionalità e serietà.

Ma è una brutta pagina che può essere ascritta anche e semplicemente ad una ruggine personale, ad un modo diverso di concepire l’impegno politico e quello di magistrato o semplicemente non l’aver condiviso una scelta che non autorizza nessuno a gettare discredito o offendere chi  ha una visione diversa.

Non credo che l’eccesso di nervosismo e di utilizzo di termini forti ed offensivi siano tra le qualità migliori  di chi è preposto a giudicare fatti e persone  e, non ultimo, a limitarne o inibirne la libertà.

6 commenti:

  1. Francesca Salzano Arancione
    a me viene un dubbio...

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  2. Questa sconsiderata,da entrambi le parti,diatriba tra questi due valenti e coraggiosi magistrati,ha secondo me portato acqua al mulino di questo figuro che dorme nella foto accanto e al centro-destra.A parte che anche il ns GIGGINO non ha digerito bene qualche fesseria fatta da Ingroia,forse perchè non è un volpone della politica;il problema della magistratura c'è tutto.Accantonando il fatto,per me poco chiaro,del Guatemala,sono dubbioso sulla discesa in politica,così rapida a differenza del proc.re Grasso che s'è pure dimesso,d'Ingroia.Come cittadino nè ha diritto e sarebbe anche un bene per l'Italia visto che in Parlamento siedono"gentili signore"e inquisiti anche con i guanti gialli ma crea qualche problema per l'esercizio del suo magistero durante e dopo l'agone elettorale.Forse la separazione delle carriere come stà in altre nazioni non sarebbe un male,cosa ne dici?Veniamo alla questione del voto utile;sarà pure una pratica vecchia da 1°repubblica come anche un ricatto per gli elettori ma,me lo insegni,in politica contano i numeri e se alla Camera,prendendo con le molle i sondaggi che in più di una occasione hanno preso i "pali",il centro-sinistra vince al Senato invece le prenderebbe se non si votasse PD.Allora non sarebbe il caso votare Ingroia alla Camera e SEL al Senato senza votare il PD che l'ha messo in saccoccia ai lavoratori,pensionati ed altri soliti "fessi"?

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    1. Caro Bruno, l'accettazione dell'incarico da parte di Ingroia,incarico prestigioso dell'ONU, credo sia stato conseguenziale alla sentenza della Corte Costituzionale sul conflitto potere giudiziario Presidente della Repubblica. Le insistenze di Giggino &C. hanno convinto Ingroia di buttarsi nella mischia e dopo alcune fesserie iniziali dovute, come ho detto, ad ingenuità politica, mi sembra che si stia muovendo abbastanza bene. Il conflitto dei due magistrati nasconde qualcosa in più di una semplice acredine, credo che molti magistrati di simpatia PD o comunque purosangue antiberlusconiani, non abbiano perdonato ad Ingroia di essersi messo in "proprio".
      Hai ragione sul fatto che si potrebbe dare un voto disgiunto ma il bravo Vendola che ho sempre stimato , questa volta non mi convince perchè sa bene che il PD se deve sacrificare un'alleanza la sacrificherà proprio con SEL, anche se dovesse avere la maggioranza risicata al Senato.
      Poi, ti dirò, credo che una buona presenza in Parlamento di Grillini e di Rivoluzione Civile ,possa essere una buona premessa per fare muro al Berlusconismno ed al Montismo che ci hanno portato al disastro più totale, in verità, nelle debite proporzioni in quanto ai tempi di occupazione delle Istituzioni.

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    2. Antonio,tu sei più acuto di me per cui corregimi se sbaglio.L'incarico all'ONU,quindi, è stato come quando si promuove qualcuno ad un incarico più prestigioso ma diverso,per toglierselo dai piedi.Relativo alla diatriba,quindi sarebbe bene la separazione delle carriere per consentire ad un magistrato "cittadino" di scendere in politica evitando così un conflitto d'interesse e l'eventuale "perdita" di lavoro o la cosa avrebbe altri risvolti che io che sono ignorante in materia,per altro tecnica e complessa, non intravedo?Per il voto disgiunto,che ad onor del vero non è una mia idea ma l'ho letta a firma di Travaglio,non era solo per SEL ma anche per gli altri due movimenti perchè sembra che, per contare qualcosa,al Senato bisognerebbe prendere 8%.E' vero che rappresenterebbero un argine a quei due "compagni di merenda" ma si corre il rischio di dare il Senato in mano all'unto dal Signore con la conseguente paralisi istituzionale.Forse è sbagliato ma alla luce di ciò,anche quel prezzolato,spocchioso,nordista-antimeridionale killer della parola di Feltri,pur manifestando un ipotetico sostegno a Grillo,si turerebbe(irrazionalmente anche per lui)il naso e voterebbe il suo datore di lavoro(la pagnotta è pagnotta).Per cui non è pragmaticamente utile votare PD al Senato per battere il centro-destra?Questo,a malincuore e a proposito di speranza,è il mio dubbio.Ti auguro un sereno fine-settimana o che dir si voglia.....week-end.

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