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giovedì 14 giugno 2012

Per chi non votare......e sarebbe già un buon inizio


Che sia ormai da lungo tempo una stagione di grandi incertezze, di grandi mutamenti, di grave crisi economica , è cosa non solo risaputa ma vissuta sulla pelle di quanti vivono una condizione di disagio senza uguali e ciò che è peggio senza un minimo di soluzione nel breve e medio termine.
Una crisi che ha investito la maggior parte del mondo occidentale, dove sono saltati e continuano a traballare tutti quei modelli  economici fondati prevalentemente sul mondo di una finanza ingorda, speculativa e cinica che continua a difendere a denti stretti interessi delle solite minoranze e potentati degli intoccabili  e che non produce nulla per l’interesse collettivo.
Un momento davvero molto critico che in Europa ha colpito  Paesi ben strutturati che hanno reagito ed ancora reagiscono ai colpi inferti dalla crisi ed altri come il nostro con problemi decennali ed un debito pubblico tra i più alti del mondo e tra le prime quattro nazioni Europee con il tasso di corruzione più alto.
Siamo il Paese che meglio d’altri ha saputo fingere e nascondere i problemi che di anno in anno sono cresciuti in maniera esponenziale, dove la classe politica che lo ha guidato in quest’ultimo ventennio, ha rassicurato gli italiani, li ha invitati a contrastare la crisi guardando positivamente al futuro, spendendo, incrementando i consumi, insomma i primi della classe, proprio come in uno dei primi cinque Istituti bancari italiani dove il top management  era periodicamente impegnato ad autocelebrarsi, ad autocompiacersi  per convincersi che erano tra i migliori sul mercato; pochi mesi  e precipitati in un baratro senza ritorno ma  a casa con milioni di euro di liquidazione.
Ecco l’atipicità di un Paese che invece di mandare via a pedate gli incapaci autori di disastri a danno della collettività  ritrova gli stessi in appoggio ad un Governo di tecnici di comodo oppure cooptati in altre strutture aziendali .
Quello che più preoccupa è il percepire che non sembrano esserci ricette o appropriate soluzioni, economisti di fama capaci solo di compiere analisi postume e tecnici con politici compiacenti  bravi soltanto a fare opera di ulteriore imposizione fiscale sui soliti noti .
Un Paese il nostro sull’orlo del baratro con una imminente campagna elettorale tra vecchi partiti camuffati in liste civiche e nuovi soggetti incapaci di indicare soluzioni sui temi che interessano i cittadini.
Occorre una grande campagna di sensibilizzazione che almeno tenda a mandare a casa tutti quei politici che hanno più di tre legislature, che hanno  problemi con la giustizia,che sono stati salvati dagli arresti disposti dalla Magistratura, che hanno votato contro la richiesta di arresto di deputati e senatori,  che hanno doppi incarichi, che espletano l’attività professionale oltre a quella di parlamentare, etc.
Un’opera che solo i cittadini possono compiere perché questa classe politica autoreferenziale ha detto senza mezzi termini che non ha intenzione di riformarsi, di non voler rispettare un referendum che ha abolito il finanziamento pubblico dei partiti, di rivedere i trattamenti economici, di ridurre i componenti del Parlamento e degli Enti locali.

Ha detto chiaramente che non intende riformare un bel nulla compreso la legge elettorale che fa tanto comodo a destra ed a sinistra per avere libertà di scelta dei propri uomini e di avere una maggioranza con il solo 30/35 %, di non volere una seria legge anticorruzione che questo Governo dopo averla rivista,modificata e supercambiata intende chiedere la fiducia in Parlamento.
Se l'intenzione era di mettere la fiducia andava licenziato il testo originario.

Al momento i cittadini hanno solo questo strumento : non votare per i partiti che non vogliono seriamente riformare la politica.

Sarà poco ma già qualcosa.

1 commento:

  1. 15.06.2012 – Antonio, come non essere d’accordo con te? Il problema è per chi non votare.
    Non dobbiamo votare per tutti i partiti presenti sulla scena, sia a destra che a sinistra, visto che tutti si sino chiusi a riccio per non perdere i privilegi che in tanti anni si sono assegnati.
    Ai grillini manco a pensarci, l’ultima volta che abbiamo voluto provare qualcosa di nuovo (Berlusconi e Lega) abbiamo visto com’è finita.
    Unica eccezione l’ IDV di Di Pietro, al quale va da tempo il mio voto; ma mi chiedo quale risultato, in tempi brevi, si potrà ottenere.
    Nino Maio

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