La smemorata Lega di Lotta impreca e minaccia. La Polizia per ragioni di ordine pubblico (?) vieta il tricolore e Umberto Bossi in ossequio al suo amico Cardinale Scola attende il termine della Messa per l’inizio della fiera dell’ipocrisiaNella bella cornice di piazza del Duomo a Milano è andata in onda la più grande fiera dell’ipocrisia che mai si ricordi nella storia del movimento della Lega.
Una Lega che da Roma Caput Mundi ha imparato tutto quanto c’era da imparare, dalla Roma ladrona ha appreso più di quanto i romani stessi sappiano trarre dalla storia della loro meravigliosa città.
In piazza del Duomo è andata in onda la Lega del volemose bene , degli abbracci, delle strette di mano senza guardarsi negli occhi; tanti applausi, tante grida, tante imprecazioni, tante minacce ma sostanzialmente tanto vuoto.
Non basterà il gran numero di coglioni, non parlo assolutamente dei presenti, all’indirizzo del Presidente del Consiglio e di suoi alcuni ministri a convincere del tutto ,non tanto gli scalmanati ed esagitati attivisti in piazza, coloro che in buona fede hanno dato fiducia ad un movimento che si era presentato fuori dal coro con proposte seppur non tutte condivisibili ma con elementi di novità.
In questi anni, nei tanti anni nei quali la Lega è stata determinante forza di Governo ha pensato solo a portare avanti il progetto di federalismo che in verità ha difeso strenuamente ma che è costato in termini di compromessi continui ed insopportabili e che la base difficilmente dimenticherà.
Il capo indiscusso ed ex Ministro gentiluomo nonché padre del giovanissimo consigliere regionale della Lombardia dalle grandi prospettive di carriera, ha esordito osannando il neo responsabile della Curia milanese della cui vicinanza non avevamo alcun dubbio e che meglio spiega la scelta tanto oculata di Papa Ratzinger ed ha lanciato un avvertimento al suo grande amico Berlusconi sulla possibilità di ritirare l’appoggio alla Giunta Formigoni.
Ma il padre del genio della politica non dovrà attendere molto perché l’altro genio della strategia del doppiogiochismo ha le idee molto chiare: Monti vada avanti,sempre più avanti magari mettendo sempre la fiducia che difficilmente potrà essere negata, faccia quanto più di impopolare ci sia e poi zac!, gli sarà dato il colpo mortale e via alle elezioni.
Una campagna elettorale a costo zero che rinsalderà i rapporti con la Lega che non potranno mai essere recisi, come previsto dal contratto di ferro.Ma la fiera dell’ipocrisia ha fatto la sua parte, ha trasformato questa mattina una delle più belle piazze d’Italia nella fiera del baratto dove tu dai una cosa a me ed io do una cosa a te, dove chi ha orecchie per intendere, intenda.
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