Un luogo di incontro,di confronto,di dialogo,di ascolto,di denuncia,per ristabilire la normalità ed il rispetto delle idee politiche e religiose

giovedì 12 gennaio 2012

Giornata triste ma scontata


Non capisco tutta questa reazione così scatenata per una delle tante pagine peggiori del nostro Parlamento, pagina ampiamente prevista e normale per una Camera dei rappresentanti non scelti ed eletti dal popolo.
Un Parlamento dei nominati che ha fatto né più né meno ciò che doveva fare e continuerà a comportarsi come oggi anche nel futuro grazie anche ad un’altra brutta storia che ha considerato oltre un milione di cittadini italiani, una nullità,nient’alto che una nullità negando la possibilità di abrogare questa porcata di legge elettorale (come amò definirla l’ex Ministro Calderoli, uno degli autori).
Certamente ci sono dei responsabili che hanno un nome ed un cognome e che appartengono a parti politiche ben definite e chiare.
Della Lega ormai non c’è da dire più niente, anzi c’è da ammirare una grande coerenza di comportamenti, un voto chiaro come nelle altre analoghe circostanze in questi ultimi tre anni.
Il partito del cappio mostrato alla Camera in anni passati ha fatto altre scelte e vanno rispettate; il popolo della terra che non esiste si esprimerà al momento opportuno scegliendo se condividere le scelte dei loro capipopolo , quelle scelte che tanto hanno agitato le coscienze dei Bossi,dei Calderoli,dei  Reguzzoni  ma l’amico del cuore non poteva essere lasciato solo, i patti sono patti e vanno rispettati…lo vedremo .
I radicali ancora una volta hanno scelto la strada della strenua difesa della casta, gli stessi radicali che noi contribuenti  sosteniamo finanziando Radio Radicale. Peccato assistere alla distruzione di un movimento che negli anni delle grandi battaglie per i diritti civili hanno contribuito alla crescita democratica di questo povero Paese.
Una giornata triste ma scontata dove il peggio della nostra classe politica ha raggiunto la vetta della classifica  aumentando enormemente la distanza con il Paese reale, della gente che lavora, che fa salti mortali per risolvere i problemi quotidiani, della gente che non ha più un lavoro vivendo il disagio e le paure mettendo in atto anche azioni estreme e dolorose.
Una giornata triste che spero abbia fatto chiarezza per quanti ancora hanno voluto toccare con mano il limite della decenza e oggi è stata la giornata della ulteriore ennesima prova di cosa è divenuto il luogo istituzionale per eccellenza dove i componenti dovrebbero rappresentare il popolo ed esprimersi in nome del popolo sovrano, come piace definirlo a qualcuno che ancora una volta con la propria ombra lo ha oscurato e mortificato in nome e per conto di chi? Di che cosa?



5 commenti:

  1. Glauco Narciso
    c'è sorpresa da chi ha sostenuto in parlamento in dispregio del minimo senso, non dico istituzionale (sarebbe pretendere troppo da questa marmaglia) ma di pudore che Ruby fosse la nipote di Bubarak?

    RispondiElimina
  2. 13.1.2012 - Antonio, dici bene: i patti sono patti e vanno rispettati, specialmente se riguardano “uomini d’onore…”.
    Per la Lega probabilmente ne vedremo delle belle, giacché il “Senatur” sta perdendo sempre più piede e il suo cerchio magico si sta facendo sempre più stretto: speriamo che lo diventi tanto da stritolarlo.
    Dei Radicali, cosa dire? Una volta erano considerati la coscienza critica della sinistra, poi si persero per strada, anche per l’effetto Berlusconi, con i quali a volte sono stati “a braccetto”, a volte gli si sono messi contro, ma prevalentemente per questioni … come dire… meno ideologiche, piuttosto di interessi. Dei Radicali c’è poco da fidarsi giacché tra battaglie ideologiche e battaglie per … la pancia … non si sa mai esattamente dove e con chi stanno.
    Per tutto il resto, perché scandalizzarsi più di tanto?
    La mancata autorizzazione per l’arresto di Cosentino era una previsione, purtroppo, quasi scontata: mi chiedo perché oggi Maroni sbraita tanto mentre qualche mese fa, ancora Ministro dell’Interno, votò anch'egli contro…
    E’ chiaro che rimane l’amaro in bocca, specialmente per la bocciatura dei referendum, ma probabilmente se il sanguigno Di Pietro avesse consultato qualche costituzionalista con le p...e, oggi la Corte li avrebbe ammessi e non ci troveremmo in questa situazione.
    Ora dobbiamo sperare solo in “Re Giorgio”.
    Ciao. N.M.

    RispondiElimina
  3. Mi domando perchè dovrei avere remore morali a non andare a votare quando questi non si fanno scrupolo di trasformare il Parlamento nel tempio dei mercanti?Nessuno escluso,naturalmente.

    RispondiElimina
  4. Il mio sanguigno amico Bruno si domanda : " perchè dovrei avere remore morali a non andare a votare quando questi non si fanno scrupolo di trasformare il Parlamento nel tempio dei mercanti?" .
    E non c'è da dargli torto. Ma come in altre occasioni nel corso ormai dei nostri lunghi anni, ci siamo più volte posti questo dilemma: andare o non andare a votare? Ma a che serve?
    Verissimo ma mi chiedo: e allora cosa posso fare in alternativa? Subire? Favorire quelli che attraverso operazioni di controllo del voto comunque saranno eletti, o meglio, nominati?
    Occorre farsi sentire per modificare al meglio questo sitema elettorale che non va, anche relativamente ai premi di maggioranza che finiscono per falsare la verità della volontà popolare.
    Ciascuno deve usare i piccoli strumenti che la democrazia pone a disposizione; io la mia particina spero serva a qualcosa.

    RispondiElimina
  5. Caro Antonio,il tuo ottimismo e la tua meritoria"particina" sono encomiabili e giusti come attegiamento ma al momento,volendo essere pragmatici, lo stato dell'opera,qual'è?Sperare nei partiti,come auspica Napolitano(?),è follia perchè" 'a zezzenella è doce" e questi banditi di qualsiasi colore ,con la benedizione anche della Chiesa,non si daranno la zappa sui piedi.Neanche con i referendum che sono la massima espressione democratica popolare,si riesce ad invertire la rotta o sbaglio?Per cui cosa ci resta?Forse il non voto è l'ultima arma civile per cambiare.Forse i suddetti banditi sentendosi mancare la terra sotto i piedi,si daranno una mossa.Quando ero diciottenne,per me andare a votare era motivo d'orgoglio e di ringraziamento verso coloro che sacrificarono la loro vita per darci questa opportunità ma adesso,per me e gente nella mia stessa condizione, dopo tanti anni che abbiamo preso legnate da sinistra,destra,centro ed ora anche dai tecnici,a che ci serve andare a votare sottostando all'ipocrita ricatto morale?

    RispondiElimina