Vizio antico che nei tempi che viviamo è entrato a far parte del nostro modo d’essere, nel nostro D.N.A., una forma di ipocrisia mascherata di buonismo che il più delle volte porta al convincimento di realtà completamente ribaltate.
Il personaggio Don Verzé, singolare prete simbolo di una Chiesa che non ci piace, a poche ore dalla sua morte difeso a spada tratta anche da chi in casi analoghi è stato sempre un severo giudice e commentatore intransigente come il Prof.Cacciari che, capisco la posizione personale direttamente interessata, ma avrebbe fatto meglio a tacere.
Non fanno certamente testo le dichiarazioni dell’ormai incomprensibile Vittorio Sgarbi che ha poggiato da sempre la sua esposizione mediatica su banali attacchi permeati quasi sempre da volgari espressioni degne solo di inutili trasmissioni della peggiore televisione nostrana.
Sorprendono, ma non troppo , le dichiarazioni del Vescovo di Verona in verità già in altre occasioni mai con posizioni chiare ed inequivocabili. Il prelato ha detto che in fondo Don Verzè qualche volta debordava …ma cosa vuol dire ? Mercedes con motore Ferrari, aereo personale, investimenti all’estero, viaggi strani in Brasile, Cupole faraoniche, debiti alle stelle, amicizie discutibili. Per il Vescovo di Verona qualche volta debordava….
Una ipocrisia senza fine. Certo una riflessione andrebbe fatta; ai suoi funerali mancavano quei politici come l’ex Presidente del Consiglio che non è stato proprio estraneo al cammino imprenditoriale dell’ex collaboratore del Santo Don Calabria, ben altra figura dal quale imparò quasi niente.
Eppure Don Verzè indicò nel Cavaliere il dono della Divina Provvidenza (dono del quale ne avremmo sinceramente potuto fare a meno)…quando si dice la riconoscenza.
L’ho apprezzato per il coraggio e la determinazione nel mandare un messaggio chiaro e senza ipocrisie alla sua squadra di governo. Senza mezzi termini ha comunicato che non solo ha intenzione di revocare alcune deleghe agli Assessori ma che nessuno di loro rimarrà al suo posto in maniera imbalsamata, solo il Sindaco è certo che rimarrà al suo posto per cinque anni.
Chi vuol capire, capisca.
Via il bravo Rossi e avanti un altro. Ma come si sono chiesti in molti, è bravo e lo destina ad altri incarichi?
Ma è ipotizzabile la follia del primo cittadino? Oppure dare credito alle fantasie dei soliti acerrimi nemici giornalisti o pseudo tali profeti di sventura attenti ad ogni passo faccia De Magistris ma fino a ieri distratti o dormienti operatori dell’informazione?
Ragioni semplici e facilmente riscontrabili, diversità di vedute sulle linee tracciate dall’Amministrazione .
Avanti un altro. Tutto qui e guai se così non fosse e questo vale per tutti, ha dato ad intendere senza mezzi termini il Sindaco, a partire dai più diretti collaboratori.
Finalmente una linea chiara, che non si presta ad equivoci.
Sempre a proposito di ipocrisia, mi chiedo se le forze politiche che appoggiano il Governo in carica siano realmente convinte della nostra stupidità .
Con la sola esclusione del così detto terzo polo che,in verità, ha sin dall’inizio appoggiato senza condizioni questo Governo tanto da farlo apparire quasi come propria espressione, gli altri dal PD al PDL nelle continue,estenuanti e nauseanti dichiarazioni ne prendono distanza e sottolineando che la manovra non è certamente la loro ma sono consapevoli della necessità dei temi affrontati.
Mi chiedo, ma le priorità del Governo Berlusconi non erano altre da tre anni a questa parte? Riforma della Giustizia,processo breve, processo lungo, intercettazioni, bavagli vari,et.
Ma, allora, per Gli Alfano, Cicchitto, Gasparri, La Russa , quelle priorità non sono più tali?
E’ calato il silenzio sulle idiozie ed è giunto il momento della verità, ma meglio tacere e credere fermamente che tra i vizi tutti italiani non c’è solo l’ipocrisia dei giudizi ante e post mortem ma soprattutto quello della scarsa memoria sulla quale fare affidamento.



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