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venerdì 4 novembre 2011

Un gioco pericoloso

Lo scambio di accuse tra il Presidente del Consiglio ed il Ministro dell’Economia è solo l’epilogo di uno strano rapporto tra il Capo del Governo ed il titolare di uno dei più importanti Ministeri che da sempre ha frequentazioni più assidue in casa Leghista che nel suo partito, prediligendo le feste dal sapore paesano, tra ampolle,ampolline e zucche.
E’ dell’altro giorno la sua presenza alla festa della zucca, mentre Roma era in fibrillazione per le pessime notizie provenienti sia dalla Borsa che dall’Europa ma il Ministro era tranquillo sul palco assieme ad un altro esponente del Governo che,  come in altre  analoghe manifestazioni,  è solito minacciare rivoluzioni e spaccare la faccia ai giornalisti,  ma è solo questione di…zucca o peggio di zucche.
Il Paese sull’orlo del baratro  e, quello indicato da più parti come il problema dei problemi , continua imperterrito per la sua strada come se nulla fosse uscendo da un Consiglio dei Ministri a mani vuote per la gioia sua e dei  maggiori detentori di ingenti patrimoni.
E il Paese resta a guardare mentre  l’Europa non riesce a spiegarsi come sia possibile che un popolo riesca a sopportare una presenza così ingombrante ed anomala da quasi vent’anni, di colui che in un delirio di onnipotenza si è definito il miglior Presidente del Consiglio dopo De Gasperi, peccato che nessuno se ne sia accorto.
Ogni persona con un minimo di buon senso e soprattutto con un briciolo di onestà intellettuale, giunti al punto in cui siamo, dopo aver visto  ed ascoltato di tutto, dopo anni ed anni di promesse di riforme mai viste con maggioranze mai esistite dal dopoguerra ad oggi , dovrebbe  richiedere a chi ha la maggiore responsabilità di fare non un passo indietro ma di uscire definitivamente dalla scena  chiedendo scusa al popolo italiano per aver  ecceduto nello scherzo, perché il gioco si è fatto pericoloso.
Nella stessa maggioranza  strani personaggi  minacciano nell’anonimato una sfiducia che non daranno mai perché completare la legislatura per molti è un affare e gli affari sono affari.
Un gioco pericoloso contro il quale abbiamo visto in questi anni soltanto alcuni ,pochi, dire pane al pane e vino al vino, un Parlamento sul quale grava una responsabilità  grande come un macigno, una classe politica ormai  vera e propria casta che ha approfittato del clima del tira a campare , conservando i propri privilegi, costruendosi il futuro con un sicuro e sostanzioso vitalizio , senza un briciolo di dignità, alla faccia dei  dati di Rizzo e Stella, di Mario Giordano e dei nutriti gruppi presenti sulla rete che quotidianamente denunciano soprusi e privilegi  e sperando  in un referendum  che  faccia giustizia.
E’ vero,  caro Vendola,  che i Governi si cambiano nell’urna elettorale ma la situazione è grave, è gravissima e occorrono misure urgenti  con scelte impopolari che nessuno di destra,centro o sinistra farà mai in clima pre-elettorale e,poi, andare a votare con questa legge elettorale?
Occorre un governo a termine di grande solidarietà con un programma predefinito e concordato  che affronti  questa tempesta  e solo in assenza di questa volontà da verificare in tempi strettissimi , andare subito ad elezioni, senza perdere ulteriore tempo.
E’ pur vero che questo tentativo andrebbe fatto con chi a questo sfascio ci ha portati, ed è ancor più vero che questo tentativo andrebbe fatto in un momento particolare di massimo discredito di una classe politica tutta che ha palesemente rinunciato a darsi un taglio drastico che la gente chiede.
Il pessimo esempio che viene dalla casta politica non consente di aver fiducia alcuna in esperimenti di salvezza nazionale ma un tentativo in tempi rapidi va fatto, per pochi ed incisivi provvedimenti che ridiano fiato all’economia mettendo in moto la macchina dello sviluppo ,adottando tutte le  iniziative che vanno nella direzione dei tagli dei costi della politica ed una nuova legge elettorale.

7 commenti:

  1. Aniello Beneduce
    il paese resta a guardare e nessuno parla ,perche siamo tutti compromessi e ricattabili, siamo come il lupo che perde il pelo ma non il vizio, il nostro vizio ;dipendere dagli altri, in parole povere essere mandenuti...

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  2. Costantino Longano
    Penso che mai come oggi siamo vicini alla svolta, il governo può cadere la prossima settimana, visto le fughe e annunci di prossime fughe dal Pdl, se dovesse succedere e speriamo sia la volta buona, auspico un governo di responsabilità nazionale, guidato da Monti, ben conosciuto ed apprezzato nella UE, che oltre a garantire l'Italia nei confronti della BCE e dei mercati internazionali, metta subito mano ad una nuova legge elettorale o al ripristino del "Mattarellum" riveduto e corretto, che provveda da subito a tagliare gli stipendi ed i privilegi dei parlamentari, e che ci guidi verso le elezioni, possibilmente entro Maggio o Giugno. Amen

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  3. Anna Maria Gammaldi
    Povero De Gasperi, si starà rivoltando nella tomba! Ma soprattutto, molti giovani non sanno neanche chi sia De Gasperi.

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  4. Glauco Narciso
    Caro Antonio, purtroppo non si meravigliano più. Semplicemente pensano che gli Italiani siano come quello che li rappresenta nella massima carica di governo. Mi spiace dirlo, aimè, ma per una percentuale piuttosto alta del paese è proprio così: passato Berlusconi resterà il Berlusconismo con cui questo paese fa i conti da secoli e continuerà a farli.

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  5. Bruno Rippa
    I referendum non servono a niente,le elezioi pure,la rivoluzione è da criminali,siamo ricattati moralmente se non andiamo più a votare ma cosa c'è da fare?Forse pregare e sperare in un miracolo?Intanto hanno distrutto un paese e stiamo in braghe di tela.

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  6. Roberto Falcione
    ne sono convinto Antonio... arriva sempre il conto da pagare e chi paga...sono....

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  7. Lidia Lidia Masi
    ci rimane solo il voto questa e' l'unica liberta' che ci rimane!!!Pensiamoci bene ....cerchiamo di non fare ancora cavolate!!!!

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