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mercoledì 16 novembre 2011

Nuovo Governo e privilegi della casta

E' tutta da verificare l'avventura del sobrio Mario Monti, della squadra di Governo appena varata, del superministro Passera, di un ammiraglio alla Difesa e del ritorno di qualche vecchia cariatide sottratta al mondo bancario e del quale certamente non se ne sentirà la mancanza.
Aldilà dei rituali dei prossimi giorni e le grandi incognite sulle posizioni che taluni gruppi prenderanno su temi di peso come la patrimoniale e l'ennesima revisione del sistema pensionistico, sarà interessante capire dalle prime mosse quale sarà la posizione del 63° Presidente del Consiglio sui tagli ai costi della politica.
Se per tali si intenderanno prelievi una tantum sulle retribuzioni e l'eliminazione di qualche auto blu, sarà semplice dedurne le logiche sul solito binario della difesa della casta dei politici e quindi proseguire nel solco dei predecessori dei Governi di ambedue gli schieramenti.
I tagli veri al numero dei parlamentari, alle retribuzioni da adeguare almeno alla media europea, l'eliminazione dei vitalizi e il riconoscimento dei contributi previdenziali come in uso per tutti i lavoratori dipendenti attraverso l'INPS, le retribuzioni legate all'effettiva presenza in aula eliminando tutti quei privilegi sia per quelli "in servizio" che per quanti ancora godono di auto,scorte,etc nonostante non ricoprano più cariche istituzionali.
Eliminazione degli incarichi e nomine nei CdA di Società partecipate, municipalizzate sempre pronte ad accogliere politici nazionali e locali  trombati e fuori dalla politica che conta.
Questi sono i primi  segnali che ci si aspetta di vedere da un Governo, per quanto discutibile,  ma con una precisa missione in un momento davvero drammatico per la vita del Paese.
Staremo a vedere se i primi passi saranno in questa direzione e sulla via di una più equa distribuzione dei sacrifici ed una radicale riforma fiscale  che richiedono l'applicazione di strumenti che buona parte del Parlamento continuerà a non consentirne l'introduzione.
Occorrerà capire se sul cammino del nuovo Governo esisterà la sola opposizione della Lega od una  di fatto già più forte e sostanziosa  che intenderà fare la sua campagna elettorale a spese di Monti e degli italiani; in tal caso sarà bene andare al referendum per la nuova legge elettorale e poi subito alle urne....sempre ché ,nel frattempo, il Paese non sia andato già definitivamente in rovina.
   

7 commenti:

  1. Antonio, stiamo a guardare; io ho molta fiducia in Mario Monti(e come non averla, sembra davvero l'ultima spiaggia) e non credo che possa giocarsi un nome e un prestigio decennali e "sputtanarsi" (scusami il termine) con la sua azione di governo.
    Non gli sarà facile, ma lasciamolo lavorare, stiamo a guardare, teniamoci informati momento per momento anche per fargli giungere, attraverso la "rete" gli umori di noi "poveri" italiani, da sempre tartassati, nell'ultimo ventennio ancora di più anche per la perdita di prestigio grazie a Berlusconi & Co.
    Un primo risultato, comunque, l'abbiamo già ottenuto: avere una figura di Premier che ci riqualifica a livello mondiale, un professionista e accademico serio al posto di un giullare, venditore di saponette e di fumo: purtroppo per il (a volte) perverso sistema democratico ce lo siamo dovuto sorbire per circa un ventennio, non è stato il ventennio fascista, ma per molti aspetti è stato anche peggio.
    Non credi?
    Nino Maiorino

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  2. Ciao Antonio, spero tu possa venire a trovarci il 4 Dicembre, sai che noi Vicentini possiamo finalmente festeggiare una nuova primavera politica, altro che governo tecnico, ma chi è Monti, noi abbiamo i mari, la pianura.... Non puoi mancare a questo grande evento..... che farà prendere alla Lega tanti ma tanti sonori insulti e non avranno il tempo di aprirlo 'sto "teatrino della padania"...o no!!?? Te lo dice un polentone doc!!! A presto un grandissimo abbraccio. Luca

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  3. Luciano Trimarco
    se ci aspettiamo rinnovamento ed equità sociale da un manipolo di lobbisti e baroni universitari siamo degli inguaribili illusi.Addio politica intesa come arte di governare per il bene dei cittadini,l'economia in prima persona ha preso le redini del governo.Senza rimpiangere di certo il cavaliere puttaniere oggi è un giorno triste

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  4. Caro Luciano, condivido e sottoscrivo parola per parola

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  5. Monti ha già tagliato! Prima erano tre Monti. Adesso ce ne è uno solo. Tagliare i parlamentari è ridurre la democrazia. Rivedere le indennità è meglio!

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  6. Bruno Rippa
    E qual'era la soluzione?Andare alle elezioni con questa "zoza" di legge elettorale che conviene a tutti costoro che si definiscono responsabili e amanti dell'Italia?Ma da 60 anni a questa parte,visto lo stato in cui stiamo, dove stavano?Due o tre mesi di cammpagna elettorale avrebbero giovato allo spread?Mi dispiace che di ministri meridionali ce ne siano solo due,ci comanda ancora una volta il nord.

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  7. 26.11.2011
    Caro Antonio, ti voglio trasmettere una provocazione.
    Cosa pensi di un azzeramento delle indennità dei nostri Parlamentari?
    Intendo un azzeramento TOTALE, vale a dire i nostri deputati e senatori non dovrebbero più percepire nessun compenso, appannaggio, emolumento, diaria, gettone e quant'altro si sono inventati per vivere da nababbi e, magari, lamentarsi pure che non "ci escono" che ci rimettono e via blaterando.
    Vorrei vedere, a quel punto, quanti di loro darebbero ancora la loro disponibilità a rappresentarci.
    Per carità, non voglio che ci rimettano, un rimborso spese sarebbe loro dovuto, ma solo un rimborso, per "testare" (scasa il brutto termine, ma rende bene il concetto) la loro disponibilità al "servizio"!
    Cosa pensi, è una strada percorribile? E come?
    Mi illudo? Chi sa...
    Ciao.
    Nino Maiorino

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