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mercoledì 23 novembre 2011

Il ponte e la distruzione del territorio

Ancora distruzione e morte per i gravi dissesti idrogeologici,  questa volta ancora la Sicilia paga l'ennesimo conto salato. 
La natura ha presentato di nuovo il suo conto mentre ad oggi si calcola una spesa di circa 400 milioni di euro per il Ponte sullo stretto (circa 270 per la Società Stretto di Messina), un Ponte che non si farà ma che costa comunque ai contribuenti ed alla Sicilia anche in termini di vite umane.
Risorse a beneficio di pochi che potevano essere utilizzate per la difesa dei territori. 
Una delle tante vergogne italiane. 



7 commenti:

  1. 23.11.2011
    Caro Antonio, come sempre sei sintetico e incisivo nell'evidenziare le "anomalie" che affliggono il nostro "povero" paese.
    Condivido in pieno, come "quasi" sempre il tuo commento: è una vergogna continuare a dissipare risorse economiche per mantenere una struttura di un ponte che non si farà mai, e non destinare adeguate risorse non dico per la bonifica integrale dei danni apportati, in anni di sciagurata politica e menefreghismo, al territorio, ma nemmeno per arginare le loro prevedibili conseguenze, come ora Merssina, ieri le Cinque terre, l'altro ieri Sarno, e via dicendo.
    Ma cosa dobbiamo fare per cambiare il corso di questi eventi? Quale Santo dobbiamo pregare per far rinsavire chi ci dovrebbe governare?
    Mi auguro, forse mi illudo, che "San Mario Monti" ci metta mano, ma lo farà?, avrà il tempo di farlo? non sarà distolto da emergenze più pressanti?
    Ma coloro che ci hanno portato a queste condizioni pagheranno mai il mal fatto? Non è che magari ce li ritroveremo, domani, in un "rinnovato" parlamento al quale noi italiani, purtroppo di memoria "molto" corta, li andremo ad eleggere?
    Traspare da questo mio commento tutto il mio pessimismo, che ritengo giustificato dal non intravedere un "barlume" di cambiamento in quelle persone che fanno parte di quelle Istituzioni che dovrebbero governarci, che dovrebbero guidare il Paese: persone che, purtroppo, oltre a fare tante chiacchiere, non fanno altro che continuare a governare e proteggere solo loro stesse.
    Ciao.
    N.M.

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  2. Grazie Nino per i tuoi sempre incisivi e saggi commenti, grazie di avere la pazienza di seguire il mio Blog che vuole essere solo un granello di sabbia nel deserto, nella speranza che possa contribuire, anche se in minimissima parte, alla costruzione di un mondo più giusto per i nostri figli e nipoti.
    Un caro abbraccio
    Antonio

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  3. Umberto Zamparelli
    Che assurdità aver pensato al "ponte sullo stretto" e non aver programmato e finanziato adeguatamente il risanamento idrogeologico del Paese!!!

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  4. Bruno Rippa
    SPERO CHE QUESTA FESSERIA NON VENGA PRESA IN CONSIDERAZIOE DA PASSERA,A MENO CHE NON VOGLIA FARE UN FAVORE ALLE DITTE DEI SUOI AMICI BANCHIERI E ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA CHE CON UN OPERA DEL GENERE ANDRA' A NOZZE.QUANTI VOTI PORTERA'?CI PENSI AI TEMPI FARAONICI PER FAR LIEVITARE I PREZZI E CHI CI DARA' LA GARANZIA SULLA QUALITA' DEI MATERIALI USATI DALLE DITTE DELLA MAFIA? NON HANNO 'ACQUA,NON HANNO STRADE,NON HANNO FERROVIE MODERNE,IL TERRITORIO SI STA' SBRICIOLANDO E SI PENSA AL PONTE?CI SIAMO DIMENTICATI DI GIAMPILIERI ?

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  5. Vito Migliaccio
    perche'invece di fare il ponte non spendono i soldi per mettere in sicurezza il territorio siculo e calabrese, ...forse non prendono abbastanza ma......zzette?

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  6. Gianfranco Barone ‎
    ...ancora con la favola del ponte ?? ma quale ponte e ponte...

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  7. Antonio Cannavò
    forse perchè i soldi del ponte se li sono già mangiati???????

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