A tre giorni dalle dimissioni di Silvio Berlusconi fare delle previsioni sul suo futuro politico potrebbe essere non solo azzardato ma si rischierebbe di essere smentiti subito dopo.
Che le sue dimissioni abbiano segnato un punto di svolta non ci sono dubbi ma che l'uomo che ha affidato ad un video-messaggio il suo pensiero autoesaltando il suo gesto per il bene dell'Italia, questo appare alquanto poco credibile e la promessa di raddoppiare il suo impegno,sempre per il bene della Nazione, appare più una minaccia che non una promessa.
Non sono affatto convinto che le sue dimissioni rappresentino anche la sua uscita di scena; l'uomo che è stato maestro della teoria del dividere per meglio governare, del ritorno alla contrapposizione esasperata, del conflitto permanente con l'avversario, della riscoperta degli antichi ma sempre ben collaudati slogan pre-elettorali da anni 50, l'uomo del richiamo ai valori della famiglia, di quei valori sempre da indicare agli altri ma mai a se stessi, continuerà a condizionare la vita politica del Paese in questi mesi.
Ma è mai immaginabile un Silvio Berlusconi costretto a lasciare la guida del Governo dopo quasi un ventennio, dedicarsi esclusivamente alla risoluzione delle sue molteplici pendenze giudiziarie ed alle aziende di famiglia?
Ma è mai immaginabile un Berlusconi spettatore di un Governo Monti senza essere il protagonista della scena politica ?
Ma è mai ipotizzabile che lasci passare la patrimoniale con i voti della sua parte politica e spezzare quindi il patto d'acciaio con una parte dei poteri forti e andare contro i suoi stessi interessi?
L'eventuale Governo Monti servirà allo stratega Berlusconi per fare la migliore campagna elettorale di questi ultimi vent'anni.
Lascerà la palla di fuoco in mano ai suoi avversari, li lascerà bruciare fino alla scadenza elettorale e la prima prova saranno le elezioni amministrative di metà 2012 con un campione elettorale di circa 9 milioni di italiani alle urne e, poi, perché non far cadere il Governo alla prova dei fatti, su quelle scelte impopolari sia per la destra quanto per la sinistra?
Un'ultima ma non trascurabile considerazione, sempre per non sottovalutare l'uomo dalle mille risorse, è la consapevolezza di essere stato il capo del Governo di un Paese che tra le sue caratteristiche principali ha la qualità di avere la memoria corta (Craxi docet); prima le monetine, poi la fuga, poi il revisionismo, poi i pellegrinaggi, poi la demonizzazione dei presunti colpevoli del declino, poi il ritorno all'esaltazione ed infine la beatificazione.
Un certo atteggiamento assolutorio è incominciato ad appena 48 ore dalle sue dimissioni e questa volta non dai soliti accoliti della stampa compiacente ma da qualche giornale che conta qualcosa nel potere dell'economia e della finanza.
Speriamo siano solo supposizioni dei soliti comunisti e di essere smentiti dai fatti.

Michele Morace
RispondiElimina...no ,non è immaginabile così come non lo è pensare che le lobbies finanziarie e le COSCHE che veleggiano dietro i politicanti possano acconsentire a Chicchessia(Monti compreso...) di prendere iniziative e correttivi che nuocciano ai loro interessi...!!!L'unica possibile alternativa può sortire SOLO da un nostro cambiamento di vita,con rinunce al superfluo (tipo ristoranti-pub-discoteche-uso immotivato ed ingiustificato di tante auto etc) colpendo gli interessi economici di questi DITTATORI sanguisughe....almeno per 6/12 mesi...
Caterina Casale
RispondiEliminaMichele, per noi sarebbe facile, ma come spiegarlo ai nostri ragazzi? Sono loro che spendono anche l'ultimo euro pur di andare a mangiare la pizza il sabato. Come spiegare a chi si affida ad un grattino perchè non muoia l'illusione di potersi arricchire non sapendo che chi si arricchisce è sempre lui? In fondo non aveva tutti i torti quando ha detto che le pizzerie sono piene, se avessi avuto la possibilità gli avrei ricordato che gli italiani siamo ben 60 milioni e avrebbe fatto bene a venire a contare noi altri che le serate le passiamo in casa, anche le vacanze.
Costantino Longano
RispondiEliminaIo direi di fermarci ai fatti, e vedere cosa ci prospetta il prossimo futuro, lasciamo stare la ...palla di vetro.
Blog AZETA di Antonio Salzano
RispondiEliminaMagari la politica talvolta si affidasse alla palla di vetro;purtroppo è tutta questione di calcolo
Michele Morace
RispondiEliminaCaterina,condivido alcune Tue considerazioni e domande;credo, comunque,che a Noi (Genitori-Turori ed Cittadini pensanti...e civili)competa "combattere" con gli esempi,con il proporre queste considerazioni di realtà alternative più vere,consoni alle reali possibilità familiari e del Paese!Certo che resterà da rispettare la LIBERTA' di pensiero e scelta di Chiunque ,ma facciamo di tutto per ,almeno, far conoscere che esistono princìpi,valori ed obiettivi diversi...
Caterina Casale
RispondiEliminaDa parte mia credo di essermi impegnata molto in tal senso, ma sono anche sicura di avere tre figli maschi almeno lavoratori solo perchè fortunata. Davanti all'educatore mediatico che si è sostituito a noi nulla si può: viene dall'altra parte dell'Oceano e ha coinvolto tutti, anche se bisogna ammettere che ha trovato terreno fertile. Propinano vacanze confezionate per i Caraibi- per l'Egitto, mica per esempio per i paesi scandinavi? No! Tornerebbero più educati socialmente e più acculturati. Devono fare in modo che loro si sentano per un momento gli "americani" della situazione. Credimi, per sviluppare questo argomento ci vorrebbe un trattato e io non sono una professionista della parola, sarebbe piacevole, anche se rimarrebbe un semplice-piacevole scambio di vedute.
Vediamo se lui riesce mglio a riassumere:
quella gente non aveva più la purezza (se pur coatta) della povertà
quella gente non aveva più l’antico rispetto
quella gente non aveva più l’antica ansia di riscatto
quella gente non creava più il proprio modello umano
quella gente non conosceva più la santità della rassegnazione
... quella gente non conosceva più la silenziosa volontà della rivoluzione.
(Pier Paolo Pasolini - Petrolio)
Caterina Casale Per Antonio.
RispondiEliminaAlle domande che poni,e che tutti ci poniamo, nessuno è in grado di dare una risposta veritiera, ci hanno resi incapaci di distinguere la realtà dalla finzione. Possiamo solo aggiungere altre domande: è mai possibile che i suoi fedelissimi, quelli che ci avevano messo la faccia per difendere l'indifendibile, si siamo fatti "traditori" all'ultima ora? Non è possibile che anche questo ultimo atto sia stato pilotato dall'"imperatore" messo alle strette perchè vedeva crollare le sue creature (le sue aziende in borsa)? Non mi meraviglierei, gli interessi prima di tutto!
Luca Sabatinelli Web Press
RispondiEliminasi vede che in cambio avrà ottenuto adeguate rassicurazioni sull'andamento dei processi che lo coinvolgono e sulle aziende di famiglia
Emanuela Medoro
RispondiEliminaSarà sempre presente dietro le quinte e temo il ritorno sulla scena
Caterina Casale
RispondiEliminasiamo in zelante attesa di vedere se Monti è l'altra faccia di Berlusconi