Un luogo di incontro,di confronto,di dialogo,di ascolto,di denuncia,per ristabilire la normalità ed il rispetto delle idee politiche e religiose

mercoledì 19 ottobre 2011

Tosi ribelle per poco

Non conosco personalmente il Sindaco di Verona Flavio Tosi se non dalle cronache per una serie di episodi spiacevoli di cui si è reso protagonista prima della sua investitura alla poltrona di primo cittadino.
Nei miei dieci anni di permanenza nella bella città scaligera, non ho avuto modo di notare particolari differenze tra l'attuale e la precedente Amministrazione ma non credo ci siano particolari motivi di lamentela per l'ordinarietà della vita cittadina.

La parolaccia con cui è stato apostrofato il giovane Sindaco dal capo indiscusso (?) della Lega che oltre a mostrare con la sua abituale eleganza il dito medio verso l'alto (è una fissazione!) lo ha definito str...., come prima reazione ho avvertito un senso di solidarietà per chi ha avuto il coraggio di parlare chiaro e dire che molti nella Lega hanno sofferto di voltastomaco.
Facile comprendere le cause del disagio per una serie infinita di posizioni, di difesa di inquisiti, di ministeri del cavolo portati al nord, di fatti che hanno rasentato il ridicolo.
Ma il giovane Sindaco, tra i più apprezzati dai cittadini, in vetta alla classifica, improvvisamente ha rischiato di posizionarsi agli ultimi posti rimangiandosi tutto e affermando che il gran capo ha male interpretato le sue parole.
Atteggiamento tipico da vecchio militante PCI o MSI, venuto meno alla disciplina di Partito e quindi da mettere nell'angolo o fare autocritica e smentire tutto.

Peccato, le sue apparizioni televisive lo avevano reso quasi un leghista dal volto normale il che non capita di frequente, la sua ribellione è durata una manciata di minuti, il tempo di ingoiarsi tutto quanto affermato.

Con l'aria che tira, con il trota che chiama all'ordine e all'obbedienza, il Sindaco leghista dalle grandi prospettive di carriera politica rischia di andare a  fare l'Europarlamentare in buona compagnia dei suoi colleghi di partito.

1 commento:

  1. Antonio,personalmente non gli ho mai creduto.Il suo cambiamento mi puzzava un pò e la solita stampa mercenaria l'osannava.Fà parte d'un movimento nazi-fascista checchè ne dica quel rincoglionito di Bossi,non solo ma in passato s'accompagnava ai nazisti locali.La cosa triste è che non c'è nessuno quì al SUD che controbbatti efficacemente alle offese che ci vengono scagliate addosso.

    RispondiElimina