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lunedì 31 ottobre 2011

Sul solco dei dinosauri

L'esigenza di un ricambio generazionale nella classe dirigente della politica , la voglia di nuovo che sempre più emerge si riduce, purtroppo, sempre più all'esibizione di volti nuovi che cercano di ingraziarsi più la parte politica avversa che la propria.
Il caso Renzi ne è la prova più evidente.
La tre giorni dedicata principalmente alla demolizione della propria casa politica ed alla sinistra in genere, salvo aver detto la verità sulla responsabilità di certa sinistra per la fine del governo Prodi, senza un'analisi politica compiuta ed una chiamata di responsabilità collettiva della generazione tutta di Renzi padre, anche lui  protagonista della vita politica toscana.
Il giovane e simpatico ex concorrente della ruota della fortuna del compianto Sig.Mike, Matteo Renzi oggi apprezzato Sindaco di Firenze, che riscuote le simpatie e gli apprezzamenti anche del perfido Cicchitto, mi puzza e certamente non rende un favore alla causa del giovane Matteo.
Gli ampi consensi provenienti dal PDL la dicono lunga sul messaggio un po' ambiguo del simpatico e giovane Sindaco che combatte la sua lotta contro i dinosauri del suo partito senza accorgersi del dinosauro sul palco da lui invitato ex Sindaco di Torino Chiamparino, apprezzato e serio politico anche se della specie ormai estinta.
Un po' strana questa lotta generazionale a simpatia dai connotati più mediatici che sostanziali.
Per come è oggi organizzata la politica in due grandi blocchi, le differenze all'interno dell'uno o dell'altro vanno discusse con i metodi che le regole prevedono e nel Partito Democratico, a differenza del PDL dove il leader può decidere l'espulsione di Fini nel corso dell'unica direzione nazionale del partito, sono previste le primarie
dove ciascuno porta le sue tesi e le sue proposte, come fece il dinosauro Bersani portando a casa una vittoria schiacciante.
I facili consensi a simpatia, sono una caratteristica molto italiana e , purtroppo, la storia insegna, anche con risvolti drammatici e talvolta anche tragicomici.
I cambi generazionali fatti solo anagraficamente non servono a nulla se gli stessi non portano un vento di novità sostanziale, una tempesta che spazzi il vecchio modo di fare politica, un diverso rapporto tra la politica e i cittadini, una rivoluzione sulla rappresentanza politica e, soprattutto un'attenzione a tutto quanto accade fuori dai partiti, perché questo è il tema che, Renzi compreso, non si capisce o si fa finta di non capire.
Alle nuove generazioni poco importa se a capo del PD ci sia un dinosauro o un uccellino appena nato se poi le proposte rimangono quelle del mesozoico.
Ma possibile che ancora non è chiaro che fuori delle fortezze di sabbia c'è un gran fermento, un gran dibattito che va per tutta altra strada ed ha già prodotto fatti e non chiacchiere come Milano, Napoli, Cagliari e prima ancora i referendum ?
Va bene la linfa proveniente dal giovane e bravo Sindaco di Firenze ma è pur sempre nel vecchio solco destinato, questo sì, ad estinguersi come i dinosauri.   

3 commenti:

  1. Stefania Petrilli -SACCHETTA A CHI???
    un altro bell'articolo ma sopratutto buono....del nostro amico Antonio !

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  2. Luca Sabatinelli
    Web Press Renzi lo sto ancora studiando. A prima impressione non mi pare tutta questa ventata di novità. L'unica cosa che noto è che la sinistra non ha una cultura della vittoria. Quando, cioè, ci si appresta a vincere saltano fuori i personalismi e le divisioni interne alimentate ad hoc dai concorrenti ormai alla deriva.

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