Ha chiesto, pochi minuti dopo la sconfitta della Ferrari, le dimissioni di Montezemolo, reo della"demenziale strategia operata ai box".
Pensate un pò, un Ministro della Repubblica alla vigilia di una probabile crisi di Governo, con tutti i casini possibili ed immaginabili, ha il tempo di rendere dichiarazioni allucinanti sulla sconfitta della casa di Maranello.
Certamente sono chiare a tutti le ragioni di un simile intervento, che se non fosse da attribuire unicamente ad un attacco alla persona che potrebbe essere un probabile avversario nella prossima competizione elettorale, sembrerebbe una di quelle reazioni sanguigne del popolo dei bar, degli appassionati della Rossa.
Quando si tratta di incolpare, schernire gli altri è un ottimo maestro della comunicazione, quella fatta di frasi ad effetto, cartelli, magliette ed incendi compresi per meglio far comprendere il suo operato di Ministro della Semplificazione.
Ma ognuno è libero, almeno fino a questo momento, di esprimere il proprio tifo, la propria passione sportiva come crede.
Ciò che ormai non sorprende più è il singolare comune intendere del senso delle Istituzioni da parte degli uomini che le rappresentano, ma forse si pretende troppo.
A guardare e sentire tutto quello che sta succedendo provo un senso di nausea e un sentimento di vergogna profonda.
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