Chi
da qualche tempo frequenta oltre che le piazze reali anche quelle virtuali , ritengo avverta un clima che da qualche mese è
radicalmente cambiato, peggiorato nei suoi aspetti umani, un
imbarbarimento dei rapporti non solo tra quelli comunemente definiti
contatti, ovvero tra soggetti che interloquiscono sui social pur non
conoscendosi, ma anche tra amici e familiari.
Stesso
fenomeno accadde con l'avvento in politica di Silvio Berlusconi, tra
infatuati del cavaliere e quelli come me allergici al solo ascoltare
la voce del bravo imbonitore che ha tenuto in ostaggio il Paese per
un ventennio tra donnine di facile costume e carovane di anziani con
colazione al sacco davanti ai tribunali e nelle piazze dei family-day
e figuracce internazionali, amaro destino di questa povera Italia
già provata da altro più tragico ventennio.
In
questi mesi, all'indomani della formazione di questo governo, la
durezza e il fare rozzo – rubo il termine al prof. De Masi - di uno
dei due vice presidenti del Consiglio, ha come d'incanto spostato
l'attenzione anche di quella parte di elettorato pentastellato che ha
individuato in Matteo Salvini l'autentico testimone di quella fede
mai venuta meno nell'uomo forte al quale bisogna riconoscere la
capacità di aver saputo portare alla luce quei sentimenti repressi
di odio, razzismo, omofobia e contro qualsiasi diversità.
Un
clima nel Paese che anche con l'applicazione del decreto sicurezza
approvato si tornerà, tra l'altro, anche ai divieti di assembramento
di triste memoria oltre che al dover assistere ai tanti migranti
messi in strada con la chiusura dei centri e buttati, come di recente
accaduto, per strada senza alcun preavviso.
Realtà
come Riace annientate fino all'allontanamento del primo cittadino
come si trattasse di un comune delinquente tra il godimento e le
grasse risate degli uomini della ndrangheta per niente sfiorati,
fortuna che il Ministro dell'Interno ha assicurato che” la mafia
sarà sconfitta in qualche mese o anno”, come potrebbe essere il
contrario se l'altro vice presidente del Consiglio Di Maio ha
assicurato “ Abbiamo abolito la povertà”.
Qualche
decina di donne, uomini e minori ancora una volta in balia delle
onde, vittime innocenti di una eterna campagna elettorale e della
incapacità politica di contare in Europa, tra la strafottenza e il
godimento di quella parte di italiani convinti che gli sbarchi siano
terminati seppur ridotti in base al decreto Minniti (2018 :3185
Giugno, 1782 Luglio, 1421 Agosto,etc.), però la presenza di una nave
in prossimità della costa italiana tenuta lì per giorni serve a
mostrare i muscoli provocando orgasmi indicibili nei soliti
imbecilli.
E
intanto le tifoserie dell'odio con le peggiori espressioni sembrano
accompagnare quei vagoni diretti a Dachau con i versi in sottofondo
di Guccini “Ancora non è contenta di sangue la belva umana” ,
cambiano le forme ma la sostanza
resta uguale.
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