Le reazioni alla strage di Parigi ancora una volta confermano l'attenzione dell'opinione pubblica quando taluni avvenimenti accadono in casa o vicino casa.
Un po' come quando terribili malattie accadono all'amico dell'amico o al familiare, più è vicino il dolore maggiore è la nostra commozione, il nostro dolore.
Soltanto pochissimi giorni fa decine di morti a Beirut causati da uomini imbottiti di esplosivo, donne,uomini e bambini massacrati dalle barrel bomb e da quelle sganciate in Siria, e l'elenco potrebbe continuare, ma la morte è ancora molto lontana, fa parte delle notizie che non ci spostano di un millimetro, sono fatti loro.
Quando la morte bussa vicino casa la paura prende il sopravvento e l'attenzione è al massimo, la vediamo già come dentro casa, l'emozione e la paura prendono il sopravvento, la morte ha connotati ben precisi e i morti hanno un volto, un nome ed una nazionalità.
I mercanti di morte che parlano di pace dopo aver riempito gli arsenali del terrorismo, ci risparmino i sermoni falsi e ridicoli, perché chi semina violenza raccoglierà prima o poi violenza e la morte busserà anche alla loro porta.
Caro Antonio, leggo sempre con grande interesse e piacere le tue considerazioni. Davanti ad un mondo e ad una informazione che pare vogliano schiantarci, che ci rimane da fare?
RispondiEliminaAd ogni giorno basta il suo affanno! Nella serena quotidianità del presente, continuiamo a pensare positivo, guardando al futuro con fiducia e speranza. Sappiamo che alla fine il bene è sempre più forte del male, un carissimo abbraccio, ciao
Giuseppe