Ho sempre diffidato di sondaggi e classifiche che il più delle volte servono unicamente ad orientare, quasi ad obbligare il gregge in un senso o nell'altro pur ritenendoli validi se condotti seriamente con una raccolta ed elaborazione dati veritiera.
Credo che qualsiasi azione debba essere valutata per quello che riesce a produrre di buono per il bene comune e solo questo ritengo debba essere il metro di giudizio.
Leggo del record di impopolarità del Presidente Obama che sarebbe il più negativo del dopoguerra che uguaglierebbe quello del suo predecessore Bush, esempio di perfetta coincidenza tra sondaggi e risultati.
L'impopolarità, quella che prediligo, è costituita da sondaggi negativi a fronte di fatti, decisioni, politiche che rendono giustizia e i cui benefici anche se non immediati sono garantiti nel tempo, sono gli atti che guardano non solo al presente ma mirati anche alle future generazioni.
E' comprensibile che fare una riforma radicale che garantisca l'assistenza sanitaria a tutti ed in particolare alle classi più deboli non possa far piacere a quanti vivono condizioni economiche tranquille che guardano anche all' Obamacare come qualcosa di riprovevole trovandosi poi nelle varie chiese, templi, sale salette ad ascoltare la parola di Dio forse un po' distratti.
Classifiche recenti e meno recenti ci hanno mostrato la popolarità di alcuni Sindaci di grandi città come Napoli, crollare da un anno all'altro e,se reale, un po' condizionato dai signori delle buche e ZTL meno interessati ad altre questioni fondamentali o forse perché penalizzati da una mangiatoia divenuta sempre più misera che ha penalizzato un sistema a catena sempre difficile da debellare definitivamente ma molto meno redditizio.
Di sondaggi e popolarità qualcuno in questi ultimi vent'anni ha vissuto alla grande con colpi geniali da gran maestro, orientando, incanalando opinioni, indicando falsi nemici con un vocabolario obsoleto ma sempre efficace per una parte piuttosto consistente di italidioti ma i sondaggi che egli stesso indicava ad ogni occasione erano sempre magicamente positivi e i risultati si sono visti, ne stiamo pagano tutti un conto molto salato.
Caterina Casale
RispondiEliminaIl costo salato di chi, a furia di combattere quella mentalità, l'ha fatta propria e... se provi a farglielo notare? guai! Ma si sa, è la moda dell'"a sua insaputa".