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lunedì 23 giugno 2014

Dallo stadio San Carlo alle auto patrimonio identitario di una città


C'è qualcosa, anzi più di qualcosa che non funziona nel sistema della tutela del Patrimonio Artistico e culturale del nostro Paese da qualche tempo affidato al Ministro Dario Franceschini, che in verità preferisco più come scrittore.

Come avviene quasi sempre per un neo Ministro occorre sempre dare un segnale che faccia parlare di sé e Franceschini non è stato da meno, ha deciso di far pagare gli over 65 per accedere ai musei e favorire i giovani.
Non discuto sulla valenza o meno del provvedimento ma tutto questo avviene mentre a Pompei i turisti restano fuori dai cancelli per 97 persone in agitazione che sono in assemblea sindacale, il commissario del Teatro San Carlo di Napoli decide di mettere un maxi Schermo per la partita dell'Italia e i Soprintendenti Dei Beni Artistici di Napoli impegnati a dire i loro NO a qualsiasi iniziativa.

Ripeto non intendo entrare nel merito di anomalie che dovrebbero far saltare dalla sedia chi è preposto al Governo per la tutela della nostra Cultura ma credo che varrebbe la pena che il Ministro muova le chiappe da Roma e affronti questi temi e lasci stare per qualche settimana i biglietti.

E' mai possibile che per giorni interi i cancelli del più bel museo a cielo aperto che il mondo possiede debba essere trattato in questo modo dopo vicende di scandali e gestioni vergognose?

E' mai possibile che il tempio della musica in uno dei teatri più famosi al mondo debba essere gestito come una palestra installando il maxi schermo per la partita?

E' mai possibile che non si intervenga per fare chiarezza su cosa accade, sulle ragioni dei continui NO a qualsiasi iniziativa o innovazione? 

Quel bravo scrittore di Franceschini ci dica se intende affrontare questi argomenti da Ministro oppure utilizzarli per un suo nuovo libro che potrebbe avere come titolo Dallo stadio San Carlo alle auto patrimonio identitario di una città . Edizioni Cancellichiusi-Pompei  un po'come.... I mestieri immateriali di Sebastiano Delgado sua ultima fatica letteraria.

3 commenti:

  1. 24.06.2014 - Caro Antonio, “E NON SI VERGOGNANO NEMMENO”: questo avrei detto dei custodi “sindacalizzati” che domenica mattina, invece di “muovere le chiappe” (loro si) per aprire i cancelli e far entrare i circa 500 turisti stranieri che attendevano, si sono riuniti in “assemblea sindacale”; dopo di che, ben coscienti dell’importanza del loro ruolo, invece di farla durare le previste due ore, si sono autoregolati riducendola di mezz’ora e finalmente “le chiappe” le hanno mosse e hanno acconsentito che gli accaldati turisti entrassero.
    Questa mattina “Alino” Milan di Radio 24 ha intervistato un rappresentante sindacale dei “nostri”, sembra della CISL, il quale amabilmente, con linguaggio tra l’incomprensibile e lo sgrammaticato, ci ha trasmesso il suo “verbo”, portando a conoscenza gli stipe fatti ascoltatori (me compreso) che quei suoi colleghi andrebbero ringraziati e, magari, anche premiati, giacché non solo hanno ridotto di mezz’ora quella loro infausta assemblea domenicale, ma hanno persino acconsentito, unicum in Italia (a suo dire) di aprire gli scavi la domenica (cosa che negli altri musei e siti non avverrebbe).
    Strafregandosene delle cifre e delle statistiche che indicano ad uno degli ultimi posti al mondo la fruibilità delle nostre strutture archeologiche e museali.
    E sono stato perfettamente d’accordo con un radioascoltatore che, rispondendo al “nostro” rappresentante Cisl di Pompei, l’ha apostrofato “…str…” tra l’imbarazzo di “Alino” Milan e senza alcuna reazione del “nostro” che, evidentemente, in cuor suo, sa che egli e i suoi colleghi “…str…” lo sono davvero.
    In conclusione, io concordo su tutto quelli che hai scritto, incluse le critiche a Franceschini, ma al quale vorrei dire solo una cosa: CARO MINISTRO, ABBI UNO SCATTO DI CORAGGIO E LICENZIALI TUTTI quei dipendenti che domenica mattina hanno fatto l’assemblea sindacale. Non si può fare? E si può affossare un settore importante della nostra economia perché questi “…str…” decidono “ad libitum” di fare quello che hanno fatto, e non è nemmeno la prima volta?
    Tu comincia a licenziarli, poi si vedrà.
    Se questo Governo sta giustamente mettendo il pepe nel “se….” di tutti, per far finalmente uscire questo paese dall’immobilismo che lo sta distruggendo, ben vengano anche alcune centinaia di licenziamenti per dare anche a questi “…str…” un segnale. NM

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    1. Ho indicato tre esempi di malagestione di un patrimonio che dovremmo custodire con una cura ed un impegno esemplari.
      La protesta degli addetti che va rispettata in quanto ci saranno anche delle motivazioni che se non ascoltate o quanto meno discusse con celerità è comprensibile anche qualche gesto eclatante.
      In ministero di Franceschini ritenuto, un po' come gli Assessorati alla Cultura delle Regioni e dei Comuni, di second'ordine perchè quando hai una mensa imbandita di ogni ben di Dio non sai come farcela a gustare o ingurgitre tutto.
      Non è possibile che la stessa Soprintendenza Regionale dica delle stupidaggini colossali soltanto per contrastare un'Amministrazione, una Soprintendenza di Napoli che a differenza di altre stupende e ricche di patrimonio artistico vieti l'utilizzo di una piazza per eventi che richiamano turisti d'ogni parte, non è possibile che l'organismo appena nominato dallo stesso Franceschini per Pompei non sia in grado di gestire una vertenza di 96 persone.
      Il Ministro ha il dovere di capire ed intervenire senza indugi, con celerità perchè poi, contrariamente dovrei dar ragione ai 96 dipendenti che non hanno un interlecutore serio cui far riferimento.
      Capisco che è più semplice liquidare la questione indicando come colpevoli i soli 96 e non chi è preposto a mettere ordine e magari ....licenziare qualche Soprintendente al posto di qualcuno dei 96...O no?

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    2. 25.06.2014 - Antonio hai ragione; e allora licenziamo pure i Soprintendenti i quali, benché lautamente pagati, non solo non svolgono il loro ruolo con competenza e affidabilità, ma sono anche di una lentezza esasperante.
      A parte il fatto che spesso, tra loro, sono in contrasto o … si contrastano, per cui quanto deciso da uno di loro viene poi sconfessato dal successore.
      Assurdo, inconcepibile e incomprensibile ai “modesti” cittadini.
      A tal proposito un episodio di questi giorni qui a Cava; in piazza Municipio, durante gli scavi per la sistemazione della zona, è stato “scoperto” che, a meno di mezzo metro dalla pavimentazione, vi sono dei bunker di cemento, costruiti durante l’ultima guerra, che servivano ai cittadini per sfuggire al bombardamenti. Inefficienza dell’Amministrazione comunale che “non sapeva” di quei bunker, nonostante in più pubblicazioni fossero stati descritti. Sai com’è finita? La Soprintendenza ha bloccato tutto e, ora, per chi sa quanto tempo i lavori rimarranno sospesi in attesa che il Soprintendente decida.
      Ma io mi chiedo: cosa c’entra la Soprintendenza ai beni artistici e culturali con un miserabile bunker di cemento costruito qualche decennio fa?
      Ma tant’è: anche la casta “soprintendenziale” deve esercitare il suo potere, nei tempi che ritiene, e in danno dei cittadini.
      Ciao. NM

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