La gara dei furbi

BERLUSCONI'RIFORME NON SONO DI RENZI MA NOSTRE'

''Dopo venti anni di insulti forse abbiamo trovato l'interlocutore nel nuovo leader del partito principale che si oppone a noi. Con lui abbiamo avviato un processo di riforme che non sono le riforme di Renzi ma le nostre stesse riforme fin dalla nostra discesa in campo'(ANSA.it)

 

Il furbo Sindaco di Firenze, convinto di essere ancora più furbo del re dei furbi, come noto ha confezionato il pacchetto della riforma elettorale in modo tale da non risultare irricevibile e ricevutane la benedizione solenne ha fatto un rapido giro di incontri con altri partiti compreso il suo dove, a parte le dimissioni del Presidente e qualche astensione, è andato via convinto che tutto filasse liscio.

Ma la furbizia non sempre è sinonimo di intelligenza quando si accompagna alla sottovalutazione dell'interlocutore che oltre ad essere furbo è anche un ottimo stratega dell'annientamento di quanti intendono rubargli la scena e Renzi  non ha messo in conto che all'ex senatore della legge elettorale non gliene  frega un bel nulla, come non interessa a Grillo, come non interessa ai partiti così detti "minori" e come non interessa allo stesso Renzi che è riuscito soltanto a stabilire il rapporto di forze con lo scaltro democristiano Enrico Letta e a fargli terra bruciata sotto i piedi.

Forse sarò smentito dai fatti nei prossimi giorni, ma non credo, perchè si realizzerà l'obiettivo del duo Renzusconi di andare a votare.

Staremo a vedere.