Un luogo di incontro,di confronto,di dialogo,di ascolto,di denuncia,per ristabilire la normalità ed il rispetto delle idee politiche e religiose

lunedì 16 dicembre 2013

Partiti e movimenti personali e... nuovi capi-popolo

Credo che anche i più capaci analisti dei fatti politici o gli stessi politologi, trovino non poche difficoltà per capire e spiegare a noi poveri mortali, la situazione caotica di partiti, movimenti, forcaioli, pseudo rivoluzionari alla matriciana che dovrebbero costituire l'alternativa, il nuovo, il futuro della politica del nostro Paese.
 
Seguire ciò che accade attraverso la stampa o,peggio, attraverso i social network dove tutti sanno tutto e prendono per oro colato il post di uno sconosciuto che con titoli ammiccanti si assicura il numero di contatti necessari per intascare i proventi della pubblicità.
 
Nuovi capi-popolo alla guida di masse fluttuanti, partiti sempre più personali dei quali neanche le nuove denominazioni si conoscono se non  il partito di Berlusconi, quello di Alfano, di Casini, di Monti, della Meloni,etc, una confusione immane, un ammasso di nuove sigle dove oltre il 90% non ne conosce neanche principi e finalità, strategie e programmi quando esistono.
 
Il partito, il movimento non più come centro di elaborazione politica e di confronto ma nel migliore dei casi, come accade nel PD, primarie tra esponenti di forte impatto mediatico come nel caso di Renzi,altro buttato nella mischia dall'apparato perchè volto pulito e senza peccato ma ignoto ai più e l'altro giovane intraprendente dalle idee accattivannti ma in partenza già dato per sconfitto perchè il partito va da tutt'altra parte.
 
Si procede per tentativi e per simpatia o per frasi ad effetto, personalità che sbucano fuori dalle trasmissioni alla ricerca di nuovi talenti, non proprio  come X Factor ma per numero di presenze a  Porta a Porta, Ballarò, Servizio Pubblico,etc , non dai partiti come frutto di una sana e costruttiva ricerca ma  basato su frasi ad effetto capaci di catturare la fiducia anche per il solo fatto di aver parlato per mesi di rottamazione di uomini, intuizione geniale certamente suggerrita da esperti di comunicazione.
 
In uno dei commenti al precedente articolo, mi è stato rimproverato di giudicare apriori il simpatico Sindaco Fiorentino senza dargli neanche la possibilità di provarci, ma è proprio questa la rovina, essere disponibili a "provare" Renzi, Grillo e domani forse l'inventore dei forconi o come cavolo si chiamano questi ultimi salvatori della Patria che applaudono l'arrivo degli esponenti dell'estrema destra in piazza.
 
Occorre che i partiti, i movimenti e coloro che li rappresentano la smettano di prestarsi ad essere burattini senz'anima e tornino a parlare di politica, quella alta a servizio dei cittadini, elaborino proposte innovative capaci di sovvertire un sistema rattoppato per troppo tempo ma mai radicalmente riformato e si smetta di parlare di riforme che non saranno mai capaci di fare. 
 
In quanto alla voglia di provare, almeno io ho già dato per venti maledetti anni con i risultati sotto gli occhi e nelle tasche di tutti ed oggi gli stessi, camuffati sotto altre sigle, si propongono come il nuovo che la gente legittimamente chiede per porre fine alla stagione delle prove tecniche di trasmissione.



7 commenti:

  1. Angela Talu
    Vedo molto nero..in tutti i sensi

    RispondiElimina
  2. Michele Morace
    ...i " partiti" come centri di elaborazione sul come spartirsi il maltolto con :appalti, concessioni ed evasioni

    RispondiElimina
  3. Michele Morace
    Antonio, continuo a pensare e sostenere che NON ci saranno evoluzioni politiche se NON cambierà la cultura civile e la COSCIENZA della maggioranza del POPOLO; la forza della CUPOLA-Bildberg è inversamente proporzionale alle divisioni pseudo-ideologiche/politiche che ci propone attraverso i propri " picciotti " insediati a Palazzo Madama e Mintecitorio. Sempre per me...

    RispondiElimina
  4. Pancrazio La Spina
    Antonio Salzano: Voce nel deserto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Michele, assolutamente d'accordo con te ma ho sepre creduto che le voci che "Gridano nel deserto" come giustamente il mio amico Pancrazio ricorda, riescono talvolta ad intercettare le coscienze di quegli uomini, di quei tanti silenziosi e chiusi nei loro egoismi ad aprirsi al cambiamento, alla costruzione di un nuovo mondo in cui abbiamo il dovere di credere e lavorare per le nuove e nuovissime generazioni altrimenti sarà il deserto senza neanche più una sola voce.

      Elimina
  5. Giacomo Miloro
    dopodiché..non mollare mai.

    RispondiElimina
  6. Michele Morace
    ...anch'io concordo con Te ! Ma ,quegli "uomini" a cui fai riferimento, anche se volessero ricredersi e redimersi , verrebbero eiettati... fuori dal SISTEMA-CUPOLA

    RispondiElimina