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mercoledì 18 dicembre 2013

Fatica e pazienza per il riconoscimento dei diritti


Anna Arecchia e Emilia Emiliani nel corso della trasmissione Forum
 condotta da Barbara Palombelli

La presidente del Comitato Diritto Origini Biologiche Prof. Anna Arecchia, ha dato notizia poco fa dell'esame in corso in Commissione Giustizia delle due proposte di legge Bossa-Marzano che pur in prossimità delle festività Natalizie, hanno voluto dare un segnale di chiara volontà di dare una volta per tutte una risposta alle migliaia di persone in attesa da anni di vedere riconosciuto il proprio diritto alla conoscenza delle proprie origini.

Altre volte ho parlato di questo Comitato costituitosi alcuni anni fa, che oggi conta circa 1700 iscritti ed è seguito da altre centinaia di persone interessate alla modifica di una legge in vigore che non consente ad alcuno di conoscere i propri genitori biologici e attingere, quindi a notizie anche di carattere medico che potrebbero essere in taluni casi di importanza estrema.
Ho avuto modo più volte di incontrare quelle furie della natura che portano il nome oltre che della Presidente Anna Arecchia, della  Vice Emilia Emiliani ,ormai volti noti presenti in varie trasmissioni televisive dove nonostante i condizionamenti e i tentativi di utilizzi impropri della loro partecipazione da parte dei conduttori, fanno sempre valere il loro diritto a far conoscere le ragioni vere dell'impegno da anni portato avanti con il contributo di tante altre persone collegate in rete.
C'è da augurarsi che l'impegno assunto dalle due Parlamentari porti ad una svolta in tempi possibilmente non biblici e che il Parlamento tutto comprenda le ragioni umanitarie che altri Paesi in Europa da tempo hanno già fatto e si tenga conto del pronunciamento della Corte Costituzionale con la sentenza 278/2013.


 Crollo di un'identità  il libro autobiografico di Teresa Fasano,già presentato in alcune città ed in Gennaio anche a Napoli, è una  storia che etichettare come tragica, risulta estremamente riduttivo e semplicistico e che sembra quasi uscire da un libro di quelle favole cupi ma che poi in poche righe riescono a far comprendere un buon epilogo anche se travagliato e complicato.
Una bambina di appena quattro anni sopravvissuta al crollo della propria abitazione e alla morte di ben 15 persone tra le quali i componenti della sua famiglia, percorre la sua vita fino a raggiungere, come afferma l'autrice," la riappacificazione di due parti psichiche forti e potenti:la parte adulta e quella bambina."
 
"Il vero miracolo non fu la mia sopravvivenza sotto quelle macerie ma la mia capacità di riabilitarmi alla vita attraverso un dolore salvifico che, ormai lontano dal potere distruttivo di tanta sofferenza, ebbe la forza di bonificare e sottrarre potere all'angoscia e alla nevrosi.
Crollo di un'identità, demolisce una serie di stereopiti sociali, tra cui quello che crede che solo allontanandosi dalle nostre miserie possiamo guarire e salvarci.
La mia esperienza di sopravvissuta, non solo alla morte di tutti i volti a me più cari ma ad un dolore ancora più potente quello dell'abbandono da parte degli zii paterni biologici, mostra che solo guardando fino in fondo le miserie di cui siamo stati investiti possiamo guarire non arrendendoci alla vita"
 

6 commenti:

  1. Maria Pia Orsinelli
    grazie Antonio!!!!!

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  2. Teresa Fasano
    Grazie Antonio per la bella sorpresa di vedermi nel tuo Blog insieme alle mitiche Anna ed Emilia .
    Hai ragione nel definirle furie della natura nonostante la loro pacifica apparenza . Ancora Grazie!

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  3. Emilia Emiliani
    Grazie Antonio, Furia della natura mi piace tanto! Lo metto tra i più bei complimenti ricevuti: la natura immobile non si evolve, il divenire e'nel movimento, dove si spinge, si graffia, si subisce , si reagisce, si critica e soprattutto ci si critica, perché si vorrebbe essere più disinvolti più bravi più sicuri. Ma una sicurezza c'è ', la passione, quella che travolge la timidezza e ti dona l'incoscienza. La giornalista di Repubblica ci chiese se non ci sentivamo un po' ' visionarie, ed io pensai che solo chi ha una visione può rischiare anche di vincere. Ancora grazie, essere citata sul tuo Blog e' un onore .

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    1. Concordo in pieno con le tue acute riflessioni che mi convincono ancora di più che siete persone speciali, convinte della battaglia che caparbiamente combattete da tempo. Hai ragione, solo avendo una visione si può rischiare di vincere, un concetto sempre valido per tutte le cose della vita. Grazie a voi che mi date l'opportunità di trattare argomenti seri e concreti in un contesto generale di totale decadimento culturale e politico

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  4. Maria Pia Orsinelli
    Grazie Antonio, a nome di tutti i figli adottivi non riconosciuti e mio personale!!

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  5. Ivana Ortini Liguori
    grazie Antonio e tanti auguri!

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