Terra dei Fuochi, governo approva il decreto. Bruciare
rifiuti diventa reato
Chi appicca i
roghi rischia dai due ai cinque anni di reclusione. Se non viene consentito
all'autorità giudiziaria di effettuare controlli, i terreni verranno catalogati
come zone no-food. 600 milioni di euro sono destinati alla bonifica dei
territori (Il Fatto.it)
Bene, l'impegno assunto dai Ministri
Orlando e De Girolamo è stato al momento rispettato.La gravità della situazione
esigeva provvedimenti urgenti e l'introduzione del reato di combustione dei
rifiuti e la mappatura dei terreni,due aspetti che non potevano essere
rinviati.
Scoppiata la bomba bisognava ricorrere
ai ripari perchè aver tolto la segretazione agli atti parlamentari, e di questo
va dato atto alla Presidente Boldrini, ha scoperchiiato una pentola peggiore di
una bomba a scoppio ritardato e la reazione della gente si è fatta sentire
ovunque in maniera forte e decisa.
Una riflessione però va fatta, in particolare dopo
l'introduzione di un reato penale che punisce chi appicca i roghi ma nulla fa
riferimento alle leggi esistenti e non applicate per quanti parlamentari,
ministri,membri dei Governi succedutisi dai primi anni '90 ad oggi hanno
coperto con un gravissimo silenzio le deposizioni dei pentiti rivelatesi più
che veritiere.
Chi pagherà per le stragi degli innocenti, per il
mancato intervento, per i silenzi, per gli ordini dati alle Forze dell'Ordine
di voltarsi dall'altra parte?
Quanti hanno sulla coscienza i tanti morti più volte
gridati a gran voce dall'instancabile Don Maurizio Patriciello, prete di
periferia messo alla porta da qualche prefetto che invece di recitare i
"mea culpa" badava alla forma usata da don Maurizio nel rivolgersi
niente di meno che a "sua eccellenza".
Non esiste nessuna eccellenza se non di colpevoli silenzi
ed omissioni e don Maurizio, il Prof. Marfella ed altri che si sono spesi e si
spendono con grandi ed ammirevoli energie per tenere viva ed alta l'attenzione
sulle terre violentate, meritano rispetto ed ascolto e chi invece fino ad oggi
ha taciuto eviti di pontificare su ciò che esigeva il massimo e tempestivo
intervento per risparmiare tante vite umane ed altre che purtroppo andranno ad
ingrossare gli elenchi delle vittime.
Si istituisca una Commissione parlamentare
d'inchiesta seria e rigorosa che non faccia la fine delle tante altre inutili e
senza che nessuno paghi; i nomi e cognomi sono facilmente reperibili da
chiunque sui siti del Parlamento e vada a casa o in galera chi è colpevole di
questo massacro.
Antonio Cimmino
RispondiEliminaBisognerebbe chiederlo al prefetto che zittì Don Maurizio che aveva chiamato solo"signora" un'alta carica dello stato. Anche lui ha spostato volutamente l'attenzione dalla luna al dito !!!
Pia Longano
RispondiEliminache ridicola farsa , si preoccupano dei roghi ? e tutto quello che hanno seppellito? e noi paghiamo sempre " GENOCIDIO "
Pia Longano
RispondiEliminarogo di politici questo ci vorrebbe
5.12.2013 – Caro Antonio, concordo in parte. Prima di tutto perché, ora che la pentola è stata scoperchiata, tutti corrono a dire la loro, spesso dimenticando che le responsabilità sono a vari livelli, non ultimo quello della popolazione: quanti, per ignoranza (in parte giustificata), per interessi (certamente meno giustificati) o per complicità (assolutamente non giustificati) hanno girato la testa da un’altra parte? Possibile che, per anni, con quel via vai dei Tir, a tutte le ore del giorno e della notte, nessuno si sia mai chiesto cosa portassero? Da queste complicità-responsabilità si salvano solo pochi, pochissimi, Don Maurizio Patriciello in testa: e chi sa quante volte lo stesso Don Maurizio ha predicato tra l’indifferenza, se non l’ostilità della popolazione.
RispondiEliminaDetto questo, è bene che, finalmente, la pentola si sia scoperchiata e le Autorità centrali e locali stiano correndo ai ripari: mi auguro che, come tutto in Italia, non sia anche questo un fuoco di paglia.
Sono meravigliato, però, dalla tua proposta di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta. Un caro Amico, purtroppo deceduto, che è stato anche Sindaco della mia città, mi diceva che, quando voleva insabbiare qualcosa, costituiva una “commissione”… . Non mi risulta che le varie commissioni abbiano mai risolto alcunché, anzi spesso hanno costituito un alibi per politici e amministratori che, in attesa dei risultati, non prendevano alcuna iniziativa.
E giacché non c’è più tempo da perdere, i politici e gli amministratori agiscano, rapidamente, sia per arginare il danno oramai fatto, sia per perseguire i responsabili diretti dello scempio del territorio. N.M.
Caro Gaetano,
Eliminada anni sostengo che le "colpe" sono innanzitutto del popolo che vede e fa finta di non vedere ma quì siamo ad una situazione particolare. Come ho sostenuto nell'articolo e non solo in questo, I contadini proprietary o coloni delle terre violentate , con una mano coprivano gli occhi e con l'altra prendevano il danaro.
Ma questa volta le "colpe" quelle gravi sono della politica, sono dei parlamentari della Commissione che ha ascoltato I pentiti, sono delle Forze dell'Ordine che sapevano, sono dei Presidenti della Camera succedutisi negli anni, tranne la Boldrini che ha avuto l'onestà intellettuale di scoperchiare la pentola, sono dei Ministri degli Interni succedutisi anch'essi negli anni tra I quali l'attuale Presidente della Repubblica.Quindi "colpe" ben precise da non gettare sempre sul popolo se non sui diretti interessati al business perchè vedere camion che circolano senza cartelli che ne indichino I materiali e I luoghi di sversamento non dice nulla.
In quanto alla Commissione d'inchiesta questa volta è diverso, il controllo è maggiore e, pur avendo molta diffidenza nei confronti dei 5 Stelle, la loro presenza e partecipazione ad una eventuale Commissione mi darebbe fiducia e, poi, questa volta è accaduto qualcosa di particolare, la gente ha risposto ed ha partecipato con forza, da qualsiasi parte politica e I comitati e la Comunità scientifica ,in testa il Prof Marfella non consentirebbero facili insabbiature.
Ora però è il tempo di correre ai ripari per quanto ossibile e ,quindi, la vigilanza sugli affidamenti delle binifichè dovrà essere altissima per non incaricare gli stessi che hanno massacrato quelle terre.
Un caro abbraccio
Nicola Aveta
RispondiEliminasarebbe cosa buona e giusta , ma la Commissione dopo anni di lavoro approderrebbe alla verità ??????????