A fasi alterne personaggi del mondo
della politica nati gregari con brevi esperienze non proprio felici da
protagonisti con qualche breve esperienza di Governo, forti dei loro retaggi
culturali in stile anni ‘50 , la sparano grossa per scavalcare chi il giorno
prima da un pomposo salotto romano o all’uscita da palazzo Grazioli, ha inveito
come si trovasse sul palco di piazza del
Popolo.
Sulla scia dei sempre più numerosi
agitatori di se stessi, certi di esserlo di un popolo fantasma, troppo presi
dalle vicende di una persona, dimenticando i problemi reali di quel popolo che
credono di avere in pugno, gridano alla guerra civile, che non spiegano, poi,
chi dovrebbe combatterla.
Così anche l’ex comunista e Ministro
della cultura Bondi ha detto la sua, certo che l’eco del suo grido percorresse
strade e vie di paesi e città con cittadini pronti ad accogliere il grido di
dolore.
Un piccolo particolare, il grido dell’ex
comunista Sandro Biondi non è stato mica per la preoccupazione delle condizioni
economiche degli italiani, delle famiglie ormai allo stremo, no , è la sua
certezza che scoppi questa guerra immane per difendere il suo cavaliere (lo
sarà ancora per molto?).
Fino ad oggi grazie alla pazienza ormai
ai limiti della sopportazione degli italiani, le piazze non si sono riempite
per problemi ben più importanti, per il
lavoro che continua a lasciare a casa operai, impiegati, quadri direttivi, per
la crescita della disoccupazione giovanile, per i nuovi poveri, per la
pressione fiscale insostenibile che grazie al contributo dei governi che si
sono succeduti in questi ultimi vent’anni e dei quali ha fatto parte anche l’ex
comunista Bondi, hanno prodotto la grave situazione che stiamo vivendo in un
contesto di grave crisi di rapporti con l’Europa, ma dovrebbero riempirsi per
scontrarci sulle sorti dell’ancora cavaliere di Arcore.
Non si sono riempite neanche oggi le stradine
dove si è svolta la manifestazione, tra l’altro non autorizzata (se lo avessero
fatto i ragazzi dei centri sociali li avrebbero caricati un minuto dopo), ma
preferisco astenermi dall’esprimermi su questa manifestazione agostana ed in
particolare sulle parole dette dall’ex Presidente del Consiglio sul ruolo della
Magistratura sganciata dal potere politico, …..aberrante
Dai salotti romani anche qualche
battagliera deputata promette ferro e fuoco e l’ex presidente del Senato invoca
l’intervento del Presidente Napolitano che dovrebbe concedere una grazia assolutamente
impossibile per altre condanne ricevute e processi in corso.
Devo riconoscere che tra i pochi
commenti lucidi ho trovato pertinente quello di Francesco Storace, leader della Destra , che in un
intervista a Il Fatto Quotidiano ha definito alla sua maniera i più stretti collaboratori del cavaliere
(lecca c….) prendendo le distanze da iniziative senza fondamento.
E’ trascorsa un’altra giornata, una delle tante , colorite e irresponsabili della politica dei giorni nostri ma una maglietta indossata dalla deputata Mussolini con una scritta che ne descrive la sua signorilità, mi ha dato coraggio sul futuro di questo Paese, sulla tenuta della democrazia guardando chi la indossava, pensando al suo cognome ed a com' è cresciuto questo Paese nonostante tutto.
Pancrazio La Spina
RispondiEliminaquesto caldo fa "scattiare"
Marcello Curti
RispondiEliminaun nome una VERGOGNA