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domenica 21 luglio 2013

Indignados di casa nostra




Fantastico!

Mentre le folle straripanti d’indignados  dall’Asia all’Europa, in circa ottanta Paesi, hanno fatto sentire le loro voci, in Italia gli unici ad indignarsi sono Dolce & Gabbana,la famosa coppia della moda, che ha chiuso per protesta i suoi punti vendita a Milano per protestare contro una frase dell’assessore al commercio del Comune: "Qualora stilisti come Dolce e Gabbana dovessero avanzare richieste per spazi comunali, il Comune dovrebbe chiudere le porte, la moda è un'eccellenza nel mondo ma noi non abbiamo bisogno di farci rappresentare da evasori fiscali”

C’è di più, l’indignazione della famosa coppia è stata raccolta con grande sensibilità dagli assessori al commercio della Regione Campania (PDL) e del Comune di Napoli (PD) che evidentemente indignati,  hanno sognato almeno una giornata di gloria per aver spalancato le braccia ai due stilisti.

Gli indignados del grande marchio non hanno gradito l’appellativo di evasori nonostante la sentenza di primo grado emessa lo scorso 19 Giugno e in un Paese che neanche alla sentenza della Cassazione ritiene legittimo un appellativo del genere, forse l’indignazione ci sta.

Deve essere l’aria di Milano che suscita il sentimento dell’ indignazione.

Tempo fa, il tribunale di Milano fu invaso, fatto unico nella storia Repubblicana, dai parlamentari del PDL che indignati per la persecuzione a danno del cavaliere, cercarono di raggiungere gli Uffici del PM e alcune persone all'esterno, in verità molti anziani, mostrarono tutta la loro spontanea indignazione.

Dopo l’ultima sentenza che ha condannato il cavaliere si sono levate le voci degli indignados e poco ci mancava che entrasse in campo il neo costituito esercito di Silvio.

Fortunatamente la grande alleanza, grazie al PD, ha ricomposto il tutto riportando il clima sereno di pacificazione che ha evitato anche  che l'indignazione generale per la cittadina del Kazakistan e della sua figlioletta potesse far dimettere il Ministro dell'Interno nonchè vice Presidente del Consiglio nonchè Segretario del PDL.

Indignarsi va bene una volta, mandando a casa la Ministra allo Sport ma non per fatti meno importanti.

Va riconosciuto in tutta onestà che nonostante ci siano da tempo tutti i presupposti per una indignazione popolare, gli unici a farlo sono Dolce & Gabbana e i sostenitori di Silvio il perseguitato.


Onore al merito.

3 commenti:

  1. Angela Talu
    Ognuno ha gli indignados che si merita !

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  2. Michele Morace
    ...reclamano i " diritti " di Chi è protetto... dalla Cupola!!!

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  3. 14.08.2013 - Il problema di questo paese, uno dei problemi, è che chi è "arrivato" crede di essere il Padreterno e, pertanto, gli è consentito tutto. Gli esempi sono tantissimi, da Berlusconi in giù (si fa per dire). La nostra è una democrazia malata, o immatura, in altri paesi, meno "democratici" del nostro, per un sospetto copia e incolla in una tesi di laurea un ministro si è dimesso!!! Per non parlare di altri grandi statisti europei che si sono dimessi per l'ombra di un sospetto sulla loro condotta.
    Ma riusciremo mai a diventare una democrazia normale? Se di fronte a una condanna definitiva di un evasore fiscale qual'è Berlusconi, non solo i suoi fedelissimi ma anche milioni di italiani scendono in piazza per difenderlo, quanti decenni ancora ci vorranno per diventare un paese normale? Buon ferragosto. N.M.

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