Un luogo di incontro,di confronto,di dialogo,di ascolto,di denuncia,per ristabilire la normalità ed il rispetto delle idee politiche e religiose

lunedì 30 dicembre 2013

Un cittadino, un discorso.....di fine anno



Accolgo con piacere la proposta dell'amico Francesco De Notaris di lanciare l'iniziativa :

           



 Un cittadino, un discorso.....di fine anno
                       Quale discorso vorresti ascoltare dal Presidente ?

inviare a : 22a.salzano@gmail.com

Echi di fine anno/3 : don Maurizio Patriciello: I conti non tornano

I conti non tornano.
Ieri sera Carmine SCHIAVONE ha detto cose gravissime su persone che occupano posti importanti nel cuore dello Stato.
Ha fatto nomi, cognomi e soprannomi.
Ora da qui non si scappa.
Se Schiavone dice il falso dovrebbero immediatamente intervenire sia le istituzioni, sia gli stessi calunniati.
Dovrebbe essere interdetto a costui di apparire in televisione e gettare nell’angoscia più profonda un intero popolo allo sbaraglio.
 
Un popolo nelle mani di camorristi travestiti da onorevoli.
A maggior ragione: se dice il vero, il silenzio dello Stato a riguardo dà ragione a tantissime persone che ritengono le Istituzioni complici di una sciagura immensa che ci sta portando a morte.( Padre Maurizio PATRICIELLO)

Echi di fine anno/2 : Non ditemi cosa devo fare

Sono letteralmente confuso, non so se ascoltare il discorso di fine d'anno del Presidente della Repubblica o quello di Beppe Grillo ma comunque, lasciate a me la libertà di decidere (in 62 anni non ne ho mai ascoltato uno informandomi soltanto il giorno dopo). 
 
In attesa di sapere se altri si proporranno in questo esercizio che precede il tradizionale cenone di fine anno, faccio ora una breve riflessione su questo ridicolo giochetto che ogni anno, da quando ero bambino, viene proposto puntualmente in questo periodo.
 
Negli anni '50 e '60 se il capo famiglia era un residuo del ventennio ancora infatuato nonostante tutto, il vecchio Geloso a valvole veniva spento per l'occasione; successivamente se il Presidente era Democristiano o Socialista  i comportamenti variavano a seconda dello schieramento di appartenenza.

Da alcuni anni, con l'avvento anche dei social networks lo sport in voga è quello della dichiarazione pubblica o della raccomandazione, da poche ore,anche  il discorso alternativo.
 
La dichiarazione pubblica : "Io non ascolterò il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica", " Questa persona il 31 Dicembre terrà spento il televisore per non ascoltare il Presidente", "Questo Presidente della Repubblica (con tanto di foto) non mi rappresenta"
 
La raccomandazione: " Il 31 Dicembre spegni il televisore, non ascoltarlo", "Il 31 Dicembre riascolta il discorso di questo Presidente (foto Pertini)
 
Discorso alternativo : quello di Beppe Grillo, alla stessa ora.
Le dichiarazioni pubbliche e le raccomandazioni, in verità, mi fanno un po' tenerezza ma maggiore è la tristezza, la pochezza, l'inconsistenza, l'immaturità di un popolo, se di popolo si può parlare.
 
Certo che c'è molto da dissentire in particolare sugli ultimi anni del mandato presidenziale ma quanti fanno pubbliche dichiarazioni o raccomandazioni sono gli stessi che hanno votato questo Parlamento e quello precedente ancora che hanno eletto il Presidente della Repubblica e sono gli stessi che lo rivoterebbero domattina,ma intanto fanno proclami  e raccomandazioni del cavolo che per quanto mi riguarda trovo più comodo leggermene la sintesi il giorno successivo.
 
Il discorso alternativo è un'idea fantastica, mi fa ridere a crepapelle, ecco il lato migliore di Beppe Grillo che a distanza di un mese rinvia ora a Gennaio la richiesta  di impeachment se mai verrà e se mai varrà a qualcosa.


   

Echi di fine anno/1 : ha ragione l'ex senatore

 "Gli italiani devono imparare a votare" così parlò l'ex senatore Silvio Berlusconi.
 
Dopo aver affermato qualche anno fa, quando la crisi cominciava a farsi sentire maggiormente e l'ex senatore tranquillizzava gli italiani esortandoli a spendere, che le massaie dovevano imparare da sua madre Rosa a fare la spesa, questa volta ad imparare devono essere tutti gli italiani, a fare cosa? A saper votare.
 
Sorprenderò i miei cari amici che hanno la bontà e la pazienza di leggermi, questa volta sottoscrivo parola per parola dell'ex senatore.
 
Avessero imparato gli italiani a saper votare da quell'ormai lontano 1994 a quest'ora, dopo ben vent'anni trascorsi senza uno straccio di riforma costituzionale, non saremmo ridotti con un Parlamento composto da nominati dai segretari di partito, da partiti finanziati abusivamente dai contribuenti e non da tutti gli italiani, da un altro Governo che non corrisponde al voto espresso dagli italiani che non sanno votare.
 
Ha ragione l'ex senatore, gli italiani devono imparare a votare altrimenti tra un anno, tra due o chissà quando ci ritroveremo nuovamente nella stessa situazione, con Cicchitto, Razzi, Scilipoti e Brunetta, con la Lega ed il suo nuovo condottiero che sbraita al vento frasi cotte e ricotte, il giovane Sindaco di belle speranze che forse anche lui comincerà a dirci cosa dobbiamo imparare a fare e il simpatico suggeritore genovese sempre in attesa di ottenere la maggioranza bulgara e l'ex senatore ancora cavaliere della Repubblica a dettare l'agenda del prossimo governo.

martedì 24 dicembre 2013

Che gli auguri di Natale abbiano un senso


Con questa riflessione, che consiglio di leggere, stralciata dall'omelia tenuta nel giorno di Natale del 2008 dal compianto don Andrea Gallo, auguro a tutti un Natale sereno e di pace e un pensiero particolare a quanti più colpiti dalla crisi economica hanno perso il lavoro, hanno difficoltà a mettere un piatto a tavola, ai carcerati, agli ammalati, agli immigrati, alle vittime della violenza e di tutte le guerre.
Che sia un giorno di Speranza per tutti, nessuno escluso.
 
 
 
 
 
"....Ma lasciatemi infine fare gli auguri. Mi sono ispirato al grande vescovo don Tonino Bello, vescovo durante la tragedia della Bosnia Erzegovina. Andò a Sarajevo, con 500 persone…in piena battaglia…raccolse musulmani, raccolse cristiani, ortodossi, cattolici ma non una riga sui giornali…ed era già molto ammalato.
Partiamo da Gesù, che nasce per amore. Che dia a tutti noi la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali, senza saper perdere… Ci conceda di inventarci una vita carica di donazioni, di preghiera, di silenzio, di coraggio, di gioia, di bellezza…!
E allora che questo bambino ci tolga qualche volta il sonno e ci faccia sentire il guanciale del letto duro come un macigno! Finché non avremo dato quella che è l’accoglienza…
Questo bambino che diventa uomo ci faccia sentire dei vermi…! Ogni volta che la nostra superbia e indifferenza diventa titolo della nostra vita… lei non sa chi sono io…io pago le tasse… superbia, insolenza, arroganza…
Passiamo a Maria. Che trova solo nella paglia degli animali la culla dove porre con tenerezza il frutto del suo grembo. E allora che ci costringa a svegliarci per la partecipazione alla costruzione di una vita umana!
Giuseppe. E Giuseppe che andrà incontro a mille porte chiuse… chissà quante porte ha bussato…?! Nelle porte chiuse c’è il simbolo di tutte le emarginazioni. E allora che anche Giuseppe disturbi le nostre sbornie ideologiche, partitiche….che ci possano mettere in crisi dalla sofferenza i tanti genitori che versano lacrime… quanti ne vedo qui in ufficio, da tanti anni, tanti genitori che versano lacrime in segreto per i loro figli… senza fortuna, senza salute, senza lavoro…uccisi da trenta anni di proibizionismo sugli stupefacenti…una strage mafiosa!
Gli angeli. Gli angeli annunciano la pace. E allora anche loro che ci disturbino….ci facciano vedere che a un palmo dal nostro naso, spesso con l’aggravante del nostro silenzio complice, del nostro mutismo, indifferenza, si compiono ingiustizie, si sfratta la gente…
Quindi pensate, si fabbricano armi…sapete l’Italia ha più di cento bombe atomiche… si militarizza la terra degli umili!! Non crediamo alle “missioni di pace”! Anche Papa Giovanni nella sua enciclica “pacem in terris” ci dice esplicitamente che è impensabile portare la democrazia con le armi, che ciò è “alienum a ratione”…vuol dire che chi fa quelle missioni è un pazzo!!
Quindi la terra è degli umili e si condannano i popoli allo sterminio della fame.
E veniamo ai pastori. Che sono i più poveri. I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità, nel loro disfacimento del sistema finanziario. E allora questa città sonnolenta, dell’indifferenza….pensate: ci stanno privatizzando l’acqua! Dio ha dato l’acqua per tutti!! E allora ci facciano capire questi pastori, che se anche noi vogliamo vedere una gran luce dobbiamo ripartire dagli ultimi, dalla stalla, da Gesù….bisogna uscire! Andare e rendere protagonisti i poveri! Una solidarietà assistenziale si deve trasformare in una solidarietà liberatrice. L’elemosina di chi gioca sulla pelle della gente è grave!!
Vorrei ancora dire con i pastori che i ricatti dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio… se provocati da speculazioni corporative. E i pastori vegliano nella notte e fanno la guardia al gregge. E allora noi diventiamo guardiani della nostra comunità, dei nostri gruppi…
Buon Natale, su questo vecchio mondo che muore… è nata la speranza.
La quarta colonna della pace è di una profonda inquietudine ed una grande aspirazione alla libertà…!! Sia lodato Gesù bambino."

sabato 21 dicembre 2013

Papa Francesco,operazione clean up


"Auguri a te uomo di buona volontà, sani principi e proficuo esempio. Facce vede'.Il padreterno t'ha dato la faccia di Stan Laurel, il cuore del Nazareno, il cervello di Giotto e la cocciutaggine di Mimì 'o scupatore. Facce vedè che fai co' 'sta ramazza!"(G.Vigilante)
 
 
Tra i commenti agli auguri per il compleanno di Papa Francesco che ho pubblicato l'altro giorno, ho trovato quello dell'amico Architetto Gianni Vigilante, tra i più belli e pieni di verità e gran significato che, a me che scrivo da luoghi lontani dove la figura di quest' Uomo di buona volontà è amata da fedeli d'ogni religione che quì abbondano come del resto in tutti gli Stati Uniti,  è apparso in sintonia con le espressioni di simpatia e fiducia nei confronti di Papa Bergoglio che registro quotidianamente in giro. 
 
La grande attesa di rinnovamento, di pulizia, di ritorno all'essenzialità del Cristianesimo, esige un gran colpo di spugna, un gran colpo di ramazza per eliminare le tante incrostazioni che nel tempo hanno penalizzato la Chiesa agli occhi di quanti hanno creduto con forza a quel Concilio Ecumenico voluto da un altro grande uomo di buona volontà che fu Papa Giovanni e che per ben cinquant'anni forze conservatrici che nulla hanno a che fare con la Chiesa del Vangelo, dell'annuncio della parola di verità e salvezza soffocato da quanti oggi fanno resistenza e che un colpo di ramazza dovrebbe definitivamente far comprendere che la strada da percorrere è tutt'altra.
 
Quì negli Stati Uniti la figura di questo Papa venuto da lontano come egli ha detto nel suo primo discorso, è avvertita tutt'altro che lontana in particolare in Florida dove la presenza di latino americani è massiccia.
 
Grande ammirazione e rispetto da parte di non cattolici come protestanti,ebrei e Mormoni che ho avuto modo di sentire in questi giorni e che proprio uno di questi ultimi ha simpaticamente utilizzato in pratica il termine del mio amico Architetto clean up per esprimere la sua ammirazione in questo Pontefice nella convinzione che riporti la Chiesa alla sua vera grande missione evangelizzatrice.
 
Mai riconoscimento di una prestigiosa rivista statunitense  come TIME è stata ampiamente supportata dal gradimento popolare non solo tra la gente di fede cattolica come accaduto per Papa Francesco proclamato Uomo dell'anno (con una orrenda foto).
 
Altri due Papi come Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II ebbero lo stesso riconoscimento ma mai in tempi così breve di pontificato.
 
Che il cuore del Nazareno,  il cervello di Giotto ma soprattutto la cocciutagine dell'uomo umile  gli dia la forza di fare opera di clean up indispensabile per invertire una rotta che già molti segnali ci fanno ben sperare.
 
 
 
 
 
 
 

mercoledì 18 dicembre 2013

Fatica e pazienza per il riconoscimento dei diritti


Anna Arecchia e Emilia Emiliani nel corso della trasmissione Forum
 condotta da Barbara Palombelli

La presidente del Comitato Diritto Origini Biologiche Prof. Anna Arecchia, ha dato notizia poco fa dell'esame in corso in Commissione Giustizia delle due proposte di legge Bossa-Marzano che pur in prossimità delle festività Natalizie, hanno voluto dare un segnale di chiara volontà di dare una volta per tutte una risposta alle migliaia di persone in attesa da anni di vedere riconosciuto il proprio diritto alla conoscenza delle proprie origini.

Altre volte ho parlato di questo Comitato costituitosi alcuni anni fa, che oggi conta circa 1700 iscritti ed è seguito da altre centinaia di persone interessate alla modifica di una legge in vigore che non consente ad alcuno di conoscere i propri genitori biologici e attingere, quindi a notizie anche di carattere medico che potrebbero essere in taluni casi di importanza estrema.
Ho avuto modo più volte di incontrare quelle furie della natura che portano il nome oltre che della Presidente Anna Arecchia, della  Vice Emilia Emiliani ,ormai volti noti presenti in varie trasmissioni televisive dove nonostante i condizionamenti e i tentativi di utilizzi impropri della loro partecipazione da parte dei conduttori, fanno sempre valere il loro diritto a far conoscere le ragioni vere dell'impegno da anni portato avanti con il contributo di tante altre persone collegate in rete.
C'è da augurarsi che l'impegno assunto dalle due Parlamentari porti ad una svolta in tempi possibilmente non biblici e che il Parlamento tutto comprenda le ragioni umanitarie che altri Paesi in Europa da tempo hanno già fatto e si tenga conto del pronunciamento della Corte Costituzionale con la sentenza 278/2013.


 Crollo di un'identità  il libro autobiografico di Teresa Fasano,già presentato in alcune città ed in Gennaio anche a Napoli, è una  storia che etichettare come tragica, risulta estremamente riduttivo e semplicistico e che sembra quasi uscire da un libro di quelle favole cupi ma che poi in poche righe riescono a far comprendere un buon epilogo anche se travagliato e complicato.
Una bambina di appena quattro anni sopravvissuta al crollo della propria abitazione e alla morte di ben 15 persone tra le quali i componenti della sua famiglia, percorre la sua vita fino a raggiungere, come afferma l'autrice," la riappacificazione di due parti psichiche forti e potenti:la parte adulta e quella bambina."
 
"Il vero miracolo non fu la mia sopravvivenza sotto quelle macerie ma la mia capacità di riabilitarmi alla vita attraverso un dolore salvifico che, ormai lontano dal potere distruttivo di tanta sofferenza, ebbe la forza di bonificare e sottrarre potere all'angoscia e alla nevrosi.
Crollo di un'identità, demolisce una serie di stereopiti sociali, tra cui quello che crede che solo allontanandosi dalle nostre miserie possiamo guarire e salvarci.
La mia esperienza di sopravvissuta, non solo alla morte di tutti i volti a me più cari ma ad un dolore ancora più potente quello dell'abbandono da parte degli zii paterni biologici, mostra che solo guardando fino in fondo le miserie di cui siamo stati investiti possiamo guarire non arrendendoci alla vita"
 

lunedì 16 dicembre 2013

Partiti e movimenti personali e... nuovi capi-popolo

Credo che anche i più capaci analisti dei fatti politici o gli stessi politologi, trovino non poche difficoltà per capire e spiegare a noi poveri mortali, la situazione caotica di partiti, movimenti, forcaioli, pseudo rivoluzionari alla matriciana che dovrebbero costituire l'alternativa, il nuovo, il futuro della politica del nostro Paese.
 
Seguire ciò che accade attraverso la stampa o,peggio, attraverso i social network dove tutti sanno tutto e prendono per oro colato il post di uno sconosciuto che con titoli ammiccanti si assicura il numero di contatti necessari per intascare i proventi della pubblicità.
 
Nuovi capi-popolo alla guida di masse fluttuanti, partiti sempre più personali dei quali neanche le nuove denominazioni si conoscono se non  il partito di Berlusconi, quello di Alfano, di Casini, di Monti, della Meloni,etc, una confusione immane, un ammasso di nuove sigle dove oltre il 90% non ne conosce neanche principi e finalità, strategie e programmi quando esistono.
 
Il partito, il movimento non più come centro di elaborazione politica e di confronto ma nel migliore dei casi, come accade nel PD, primarie tra esponenti di forte impatto mediatico come nel caso di Renzi,altro buttato nella mischia dall'apparato perchè volto pulito e senza peccato ma ignoto ai più e l'altro giovane intraprendente dalle idee accattivannti ma in partenza già dato per sconfitto perchè il partito va da tutt'altra parte.
 
Si procede per tentativi e per simpatia o per frasi ad effetto, personalità che sbucano fuori dalle trasmissioni alla ricerca di nuovi talenti, non proprio  come X Factor ma per numero di presenze a  Porta a Porta, Ballarò, Servizio Pubblico,etc , non dai partiti come frutto di una sana e costruttiva ricerca ma  basato su frasi ad effetto capaci di catturare la fiducia anche per il solo fatto di aver parlato per mesi di rottamazione di uomini, intuizione geniale certamente suggerrita da esperti di comunicazione.
 
In uno dei commenti al precedente articolo, mi è stato rimproverato di giudicare apriori il simpatico Sindaco Fiorentino senza dargli neanche la possibilità di provarci, ma è proprio questa la rovina, essere disponibili a "provare" Renzi, Grillo e domani forse l'inventore dei forconi o come cavolo si chiamano questi ultimi salvatori della Patria che applaudono l'arrivo degli esponenti dell'estrema destra in piazza.
 
Occorre che i partiti, i movimenti e coloro che li rappresentano la smettano di prestarsi ad essere burattini senz'anima e tornino a parlare di politica, quella alta a servizio dei cittadini, elaborino proposte innovative capaci di sovvertire un sistema rattoppato per troppo tempo ma mai radicalmente riformato e si smetta di parlare di riforme che non saranno mai capaci di fare. 
 
In quanto alla voglia di provare, almeno io ho già dato per venti maledetti anni con i risultati sotto gli occhi e nelle tasche di tutti ed oggi gli stessi, camuffati sotto altre sigle, si propongono come il nuovo che la gente legittimamente chiede per porre fine alla stagione delle prove tecniche di trasmissione.



giovedì 12 dicembre 2013

De Magistris e la speranza del Matteo dei miracoli


L'intervista che il Sindaco De Magistris ha concesso l'altro giorno a Il Fatto TV, dove ha bene illustrato le cose fatte e da fare, la voglia di proseguire la sua opera di trasformazione strutturale e le resistenze dei suoi avversari,  la mancanza di risorse che condiziona non poco l'operato della sua Amministrazione. 
 
Lascia perplessi quanti hanno seguito anche la sua evoluzione politica - i suoi tentativi di creazione di nuovi soggetti politici, lo strano rapporto con Antonio Di Pietro al quale si può contestare di tutto ma non certamente di non essere stato determinante per la sua elezione a Parlamentare Europeo e a Sindaco di Napoli, l'incomprensibile tirarsi indietro in piena campagna elettorale con il mancato appoggio ad Ingroia- sentire affermare da chi è stato sempre alla ricerca di un nuovo soggetto prendendo sempre le distanze dagli apparati tradizionali della politica,  che Renzi potrebbe rappresentare una buona opportunità di coagulo per la sinistra.
 
Che possa costituire una possibile opportunità per la politica del fare , passi, che l'ottimo Sindaco Luigi De Magistris abbia necessità di instaurare un buon rapporto con il Matteo dei miracoli, è anche questo più che comprensibile   ma che Matteo Renzi possa rappresentare il volto nuovo di una sinistra moderna ed europea, credo sia quanto di più folle si possa immaginare ed affermare.
 
Chi ha seguito gli interventi di Renzi nella campagna elettorale per le primarie, aldilà delle sue indiscusse capacità communicative che hanno anche fatto emergere l'inadeguatezza di un Cuperlo a trasmettere contenuti seri e condivisibili difficilmente percepibili al grande pubblico, avrà avuto la sensazione di ascoltare con voce trasformata i messaggi teletrasmessi del cavaliere di Arcore.
 
Vero è che la politica del governare non è immaginabile con le teorie dell'autosufficientismo grillino e che le alleanze sono indispensabili per la tenuta di qualsiasi Amministrazione e, pertanto, è bene guardare avanti con realismo se ci si vuole riproporre alla guida della città e completare il programma di governo per soddisfare anche  i cittadini bucaioli , quelli, per intenderci, pronti a giudicare il Sindaco dal numero delle buche stradali e non dalla monnezza alta due piani lasciata da chi oggi pontifica e minaccia di ricandidarsi, ma certe affermazioni surreali.....

  

lunedì 9 dicembre 2013

Che Domenica bestiale

 
Renzi ha stravinto e da oggi il Partito Democratico è ufficialmente il volto Doroteo di una D.C. riesumata.
Il PD non è più neanche nominalmente il partito della sinistra italiana già sostanzialmente lontano anni luce dai seppur minimi principi della sinistra.
Inutile girarci intorno,è  cominciato un nuovo corso di un partito centrista,  che si spera non deluda come chi ha promesso la così detta rivoluzione liberale bloccando il Paese per vent'anni.
Certo è che la significativa affermazione di Renzi da una parte va letta come la cacciata della vecchia nomenclatura che da tempo ha stufato quanti chiedevano un effettivo rinnovamento e dall'altra come il prosieguo della ricerca di un soggetto dal forte carisma che ha promesso di rivoltare il Paese come un calzino, proprio come in quel '94 e che ancora oggi sembra voler sperare in chi non è stato capace di attuare una sola riforma radicale e che oggi parla come chi viene da Marte.
Con oggi la sinistra se vorrà ancora esistere, dovrà inventarsi un nuovo soggetto capace di recuperare quei valori propri che nulla hanno a che fare con la strategia populista che già tanto male ha fatto a questo Paese.   
 
L'ex senatore Berlusconi ci ha comunicato che siamo stati oggetto di ben quattro colpi di Stato e non sembra sia del tutto scampato il pericolo di un quinto.
In verità abbiamo appreso, ma già abbomdantemente arciconvinti di abusi gravissimi commessi dalla politica in questi anni, che l'attuale Parlamento è illegittimo e che nonostante il popolo attraverso il referendum aveva detto no al finanziamento pubblico, i partiti hanno continuato spudoratamente a finanziarsi con i soldi dei contribuenti.
L'ex senatore Berlusconi che ancora oggi da condannato senza espiazione della pena e ancora superscoratato con i soldi dei contribuenti, continua nella sua strategia di attacco riesumando la sua creatura Forza Italia che in caso di buona affermazione elettorale potrebbe strizzare l'occhio al giovane vincitore delle primarie del PD per future,possibili... strette intese.
 
Ma la Domenica non poteva non concludersi con l'ennesimo colpo a salve del fustigatore dei giornalisti -contro, con le sue liste nere che superano di gran lunga le epurazioni ordinate dall'ex senatore e Presidente del Consiglio e altre ben più tristi dell'altro ventennio maledetto.
Che ci siano giornalisti killer l'ho più volte affermato facendo nomi e cognomi ma che anche Grillo adotti la strategia sallustiana non è cosa apprezzabile.
Mi auguro che i parlamentari che fanno a lui riferimento non partecipino alla ricerca del nemico di turno e che sappiano arginare e bloccare questo atteggiamento folle e deplorevole.
 
Non c'è che dire, una Domenica bestiale. 

martedì 3 dicembre 2013

Bene il decreto ma chi paga per il silenzio di questi lunghi anni?


Terra dei Fuochi, governo approva il decreto. Bruciare rifiuti diventa reato

Chi appicca i roghi rischia dai due ai cinque anni di reclusione. Se non viene consentito all'autorità giudiziaria di effettuare controlli, i terreni verranno catalogati come zone no-food. 600 milioni di euro sono destinati alla bonifica dei territori (Il Fatto.it)



Bene, l'impegno assunto dai Ministri Orlando e De Girolamo è stato al momento rispettato.La gravità della situazione esigeva provvedimenti urgenti e l'introduzione del reato di combustione dei rifiuti e la mappatura dei terreni,due aspetti che non potevano essere rinviati.

Scoppiata la bomba bisognava ricorrere ai ripari perchè aver tolto la segretazione agli atti parlamentari, e di questo va dato atto alla Presidente Boldrini, ha scoperchiiato una pentola peggiore di una bomba a scoppio ritardato e la reazione della gente si è fatta sentire ovunque in maniera forte e decisa.
Una riflessione però va fatta, in particolare dopo l'introduzione di un reato penale che punisce chi appicca i roghi ma nulla fa riferimento alle leggi esistenti e non applicate per quanti parlamentari, ministri,membri dei Governi succedutisi dai primi anni '90 ad oggi hanno coperto con un gravissimo silenzio le deposizioni dei pentiti rivelatesi più che veritiere.
Chi pagherà per le stragi degli innocenti, per il mancato intervento, per i silenzi, per gli ordini dati alle Forze dell'Ordine di voltarsi dall'altra parte?
Quanti hanno sulla coscienza i tanti morti più volte gridati a gran voce dall'instancabile Don Maurizio Patriciello, prete di periferia messo alla porta da qualche prefetto che invece di recitare i "mea culpa" badava alla forma usata da don Maurizio nel rivolgersi niente di meno che a "sua eccellenza".

Non esiste nessuna eccellenza se non di colpevoli silenzi ed omissioni e don Maurizio, il Prof. Marfella ed altri che si sono spesi e si spendono con grandi ed ammirevoli energie per tenere viva ed alta l'attenzione sulle terre violentate, meritano rispetto ed ascolto e chi invece fino ad oggi ha taciuto eviti di pontificare su ciò che esigeva il massimo e tempestivo intervento per risparmiare tante vite umane ed altre che purtroppo andranno ad ingrossare gli elenchi delle vittime.

Si istituisca una Commissione parlamentare d'inchiesta seria e rigorosa che non faccia la fine delle tante altre inutili e senza che nessuno paghi; i nomi e cognomi sono facilmente reperibili da chiunque sui siti del Parlamento e vada a casa o in galera chi è colpevole di questo massacro.