tag:blogger.com,1999:blog-99827324278242492.post1582527897371145251..comments2024-01-13T00:03:55.016+01:00Comments on AZETA: Politica maldeodorante e sfacciataAntonio Salzanohttp://www.blogger.com/profile/02977686470493616613noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-99827324278242492.post-35486048819577978412016-02-19T08:36:48.119+01:002016-02-19T08:36:48.119+01:00Ti ringrazio caro Carlo delle tue argutee condivis...Ti ringrazio caro Carlo delle tue argutee condivisibili riflessioni.<br />"....È solo questione di tempo quando alla coscienza di avere fame si unirà la coscienza della cognizione dei perché si è giunti a tal punto. E saranno dolori, inevitabili dolori...."<br />E' la frase che meglio sintetizza lo stato delle cose che, però, io ritengo già in atto ma si fa finta di nulla. Antonio Salzanohttp://antonio-salzano.blogspot.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-99827324278242492.post-15337308124545157702016-02-12T19:11:39.300+01:002016-02-12T19:11:39.300+01:00Siamo soltanto, si fa per dire, ad uno stadio avan...Siamo soltanto, si fa per dire, ad uno stadio avanzato del capitalismo. Quando crollò il muro di Berlino, altre nazioni, altri gruppi di interesse, si unirono alle preesistenti forze che nel nome della finanza, gestiscono le "cose" del mondo. Smesso i panni dei colonizzatori anche grazie ai forti movimenti locali in Africa, l'interesse si spostò nel medio oriente petrolifero, materia che negli anni del boom divenne indispensabile. Ora questo macello all'aperto che è la Terra, subisce l'aggressione di gruppi capitalisti in accordo ma anche in concorrenza tra loro. La spartizione diventa un serio problema proprio perché, e tra l'altro, non è contemplata nel codice di comportamento degli sfruttatori. L'unica divisione che questi ammettono e fomentano è quella tra gli altri con gli altri, i popoli uno contro l'altro, i lavoratori contro i lavoratori, i poveri in guerra con altri poveri e via discorrendo. Ora il capitalismo si morde la coda, gli spazi da occupare sono sempre minori, uno è costretto a vincere sull'altro per sopravvivere. In mezzo, gli ultimi, quelli che pagano sempre e per primi tutte le contraddizioni del Sistema. La cultura è vista come una minaccia contro il potere, la di nega o la si deforma a piacimento. Le tecniche per lavare i pochi neuroni restati integri nonostante tutto non mancano. Ai mezzi di produzione ripetitivi si sono aggiunti i mezzi di comunicazione fatti nel frattempo diventare illusori strumenti di scelta grazie al telecomando ad esempio. Ma il pensiero è unico, non può derogare dalle direttive del comando ed oggi la gente la si vede persino ringraziare per quel poco che le viene offerto. .. in mancanza di niente, questo il ritornello cantato e accettato. I problemi? Se non risolvono i loro nessun altro mistificante boom è previsto, è ancora lontano il superamento della loro crisi artificiale, figuriamoci quella reale della gente. È oramai il sistema che implode, che è fallito. Qualcuno lo previde oltre un secolo fa ma non perché mago... Oggi l'alternativa è stare o dentro o fuori, in mezzo non si fa male a nessuno se non a se stessi. Vale tanto per il capitalismo tanto quanto per chi vi è oggi sotto prono. Il problema migranti? Se problema è non potrà mai più finire. Sono venuti a bussare alle nostre porte perché li abbiamo derubati di tutto ed oggi giustamente pretendono il conto. Anche qui il problema finirà quando si supererà questa Società dello sfruttamento. Piace o non piace così è è sarà. È solo questione di tempo quando alla coscienza di avere fame si unirà la coscienza della cognizione dei perché si è giunti a tal punto. E saranno dolori, inevitabili dolori. A meno che non ci si voglia affidare ai miracoli che non saranno mai di questo mondo, di questa Società dello sfruttamento (Carlo Fedele)Anonymousnoreply@blogger.com