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domenica 12 agosto 2018

Cocco bello, cocco fresco, ma facciamo i seri

foto La Repubblica

Ho appreso quest'oggi che il litorale di Ostia è stato sorvegliato a vista da ronde della nota organizzazione di estrema destra Casapound con tanto di pettorine rosse e sul retro la scritta dell'associazione, impegnati ad allontanare venditori abusivi di qualsiasi genere, anche un venditore di cocco, ovviamente  di colore.

Non è di Casapound che in questo contesto voglio parlare, mi sforzo di immaginare che al loro posto ci fossero rappresentanti di qualsiasi movimento o partito, anche fedeli seguaci di mons. Lefebvre o chierichetti della parrocchia di Ostia, fa lo stesso  ma, mi chiedo, se sia mai possibile che una qualsiasi Istituzione abbia autorizzato un servizio del genere.

Certamente tanto impegno, immagino del tutto gratuito e non richiesto, sarà conseguente alle direttive e con tanto di impegno economico, del Ministro dell'Interno che certamente plauderà all'iniziativa anche se abusiva per la lotta agli abusivi.

Immagino che essendo Ostia parte del Comune di Roma e che a guidare i volontari c'era un consigliere di municipalità, , la Sindaca Raggi abbia incaricato chi di dovere o abbia avvertito il Prefetto o il Questore per accertare se l'iniziativa sia stata regolarmente autorizzata senza la presenza di agenti o altri titolati a farlo.

Mi piacerebbe tanto che questi volontari abusivi contro gli abusivi volgessero il loro squardo non al venditore del cocco fresco ma contro quegli abusivi che hanno sfregiato il litorale di Ostia, contro le potenti famiglie che comandano a Ostia. 

Certo è più facile fare i forti con i deboli per non rischiare capate come accaduto a qualche collega.

Chiedessero ai loro amici di Governo perchè  il 60% delle spiagge è in concessione e frutta 15 miliardi l’anno ma allo Stato rende appena 103 milioni come denuncia Legambiente e perchè, come riporta La Repubblica, ad esempio,  l’hotel Cala di Volpe, a Porto Cervo, dove ad agosto una stanza costa non meno di 2.000 euro a notte. Per la concessione della spiaggia di Liscia Ruja paga soltanto 520 euro all’anno.

Invece di fare sceneggiate sollecitassero gli amici di Governo ad affrontare i problemi che contano invece di pensare al venditore di cocco.

Mi piacerebbe invitarli, non dico in alcuni quartieri della mia città , contro abusivi e prepotenti ma anche semplicemente sulla bella spiaggia di quel posto incantevole di Miliscola sulla costa Flegrea dove  amo fare qualche bagno, vorrei vederli mandare via il venditore di cocco fresco che ogni giorno percorre chilometri sulla sabbia, immagino il rosario che sarebe capace di sciogliere  senza l'ausilio neanche del mio vecchio dizionario italiano-napoletano con la sua potente voce sarebbe in grado di metterli in fuga in pochi minuti.

Cocco bello, cocco fresco, ma facciamo i seri.



 

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