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venerdì 13 gennaio 2017

I bastardi di Pizzofalcone, della rete e dell'informazione

Foto di Ferdinando Kaiser

I racconti di Maurizio de Giovanni piombati in televisione nel cuore, o se volete nel fegato, di una inutile e fanciullesca polemica innescata ancora una volta dallo scrittore Roberto Saviano sulla sua visione a senso unico della realtà della città di Napoli, come prevedibile, hanno scatenato quel mondo della rete e dell'informazione che non aspetta altro che esibirsi.

Tutti CT della Nazionale, tutti Sindaci, tutti esperti di tutto e questa volta anche tutti sceneggiatori, registi, critici televisivi e chi più ne ha più ne metta, ma quello che fa più tenerezza sono le critiche provenienti da quei personaggi del mondo dello spettacolo un pò fuori dal giro, un pò incazzati per la penuria del lavoro, un pò...molto per invidia, lanciano invettive in direzione di uno scrittore che ha avuto la malaugurata idea di scrivere libri che piacciono, che sono in vetta alle classifiche di vendita e tradotti anche in altre lingue.

E, a tal proposito, preferisco tacere e proporvi ciò che Maurizio, splendida persona, ha postato poche ore fa su FB che vale la pena leggere :


Dunque, vediamo di facilitare il lavoro agli amici giornalisti televisivi, radiofonici, della carta stampata, dei rotocalchi, dei settimanali e dei mensili, ai blogger, agli amministratori di siti d'informazione radiotelevisiva che non hanno letto i miei romanzi (cosa peraltro normale e lecita, sapeste quante volte sono stato presentato da gente che non aveva mai visto una sola pagina mia), ma che insistono a farmi sempre e solo una domanda (ventidue volte da martedì a oggi, contate).
Se, amici miei, volete chiedermi questa cosa e trovate il telefono occupato da uno che ha fatto prima o la casella di posta piena, vi rispondo qui così potete fare un bel copia-e-incolla e ci togliamo tutti il pensiero, e il sottoscritto può tornare a lavorare:
"Scusi, de Giovanni, ma la sua Napoli è antiqualcosa? Lei propone una Napoli diversa da quella di Tizio, Caio e Sempronio: lo fa intenzionalmente? Che Napoli è quella dei Bastardi di Pizzofalcone?"

La risposta è la seguente:
Io non racconto nessuna Napoli. Raccontare una città, cercare l'assurda impresa di penetrarne l'intima essenza, catturarne il DNA, stabilirne l'ineluttabile destino è materia di sociologi, psicologi di massa, storici, politici, religiosi, musicologi. Saggisti, insomma. Io faccio narrativa. NAR-RA-TI-VA. Racconto storie ambientate a Napoli. Storie di personaggi inventati, attraverso i quali non voglio lanciare alcun messaggio etico, non voglio indicare alcuna strada, non voglio parteggiare per nessuno in nessuna polemica. Racconto storie, sperando di fornire a qualche lettore (o a qualche telespettatore, adesso) qualche ora di immedesimazione in qualche altra vita. La narrativa è solo questo.

Se poi qualcuno sente nascere dentro di sé qualche riflessione o qualche sentimento, tanto meglio o tanto peggio per lui.
E una volta per tutte: non è colpa mia se i personaggi, per caso, per scelta o per fortuna, attraversano qualche bel panorama o passano davanti alla facciata di qualche meraviglioso palazzo.
Non è colpa mia o loro, se abitiamo in una città capace di tanta immensa bellezza.

Grazie a tutti, e scusatemi. Io su questo argomento non intendo più tornare.
Maurizio de Giovanni 
     

4 commenti:

  1. Costantino Longano

    .....così è la vita....libri che piacciono e si vendono....a qualcuno viene l'idea di portare questa Napoli in un fiction televisiva e..." I bastardi di Pizzofalcone " è un successo televisivo, quasi 10 milioni di spettatori alle prime due serate su Rai 1, piace e se ne parla, è una Napoli di tutti i giorni...nella vita di tutti i giorni...nelle persone...nei condomini...nelle strade...nei nostri quartieri, non necessariamente gomorristica, è una Napoli semplice, molto ben raccontata da Maurizio De Giovanni, ma che ha fatto venire il maldipancia a qualche...invidioso che ne ha fatto una pallottola di cartaccia e l'ha buttata nella spazzatura.." storie mediocri...attori cani ( Gassmann Rigillo,Imparato,Gallo, la Tosca d'Aquino) regia squallida...tutto da buttare...ambienti..luci..costumi...scene e....che cacchio...scennite 'a 'ncopp 'o trono e faciteve nu bagno d'umiltà...

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  2. Angela Talu
    Non sono una fan di De Giovanni ma dopo questo tuo articolo lo guarderò con occhi diversi

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    1. Bella persona che mi onoro di conoscere ed ha partecipato con grande disponibilità e sensibilità alla nostra iniziativa di intitolazione del largo a via Palizzi ad Antonio Altamura

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  3. 14.1.2017 - By Nino Maiorino - Sono un ammiratore e un estimatore di Di Giovanni (che ho incontrato in due occasioni) di cui ho letto alcuni romanzi. Dopo il successo televisivo dei primi due episodi de "I bastardi...", bellissimi e molto aderenti ai romanzi, lo considero il Camilleri partenopeo. Ottima la troupe de "I bastardi...", spero che mettano in scena anche gli altri romanzi, ad esempio "Vipera".

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