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mercoledì 18 luglio 2012

Una,dieci,cento sostituzioni


La politica, quella con la p minuscola, ci ha abituati da decenni  a considerare talune cariche eterne o per lo meno per tutta una legislatura o per un intero mandato di un Sindaco, Presidente di Provincia o Regione.

La mia esperienza dirigenziale in tutt’altro settore mi ha insegnato a considerare un incarico legato ai risultati, alla perfetta sintonia con l’indirizzo di una Direzione, di un Amministratore Delegato e del rapporto di fiducia, condizione indispensabile per il prosieguo di qualsiasi incarico.

Negli ultimi anni i Governi succedutisi  hanno visto la sostituzione di Ministri o sottosegretari solo per ragioni di coinvolgimento in scandali o per richieste di arresto da parte della magistratura.

Nelle realtà  locali stesso criterio salvo la sistemazione in Enti o Società controllate vero e proprio cimitero di vecchi elefanti e trombati della peggiore politica.

In queste ore al Comune di Napoli sostituiti due assessori , personaggi stimati,  il comandante della Polizia Municipale e dopo il licenziamento avvenuto alcuni mesi fa  del Presidente dell’ASIA, altra figura di riconosciuto valore.

Reazioni comprensibili degli interessati ed il solito tam tam in rete e della stampa non troppo in sintonia con il Sindaco arancione.

Mi domando dove sia il problema ed il perché di tanto clamore e meraviglia, ma soprattutto cosa volete che interessi ai cittadini se al posto di Tizio ci sia Caio o viceversa?

Alla città interessa solo la buona Amministrazione ed il rispetto del programma da giudicare a fine mandato perché della sostituzione di questo o quell’Assessore o del Comandante , ai cittadini non importa un bel  fico secco e quando dico cittadini parlo della gente comune, di quanti non fanno parte di alcuna parrocchia nè dell’uno né dell’altro, interessano i fatti, le azioni conseguenti da riscontrare nella vita di tutti i giorni.

Credo che nel caso dei due assessori uscenti non sia per niente in discussione la valenza professionale e la loro serietà , sarebbe bastato  soltanto uno sforzo di memoria per ricordarsi di appartenere ad una Giunta retta da una persona che ha fatto della discontinuità con la solita politica, con il solito modo di intendere l’Amministrazione della città, il rapporto con i cittadini il proprio programma che è stato per questo apprezzato dalla maggioranza degli elettori.

Qualcosa è stato ritenuto dal Sindaco non compatibile, non condivisibile con l’indirizzo dato all’Amministrazione e ci augureremmo che ,se del caso, anche altre sostituzioni avvengano in un clima che deve essere recepito come normalità, come atto prevedibile negli interessi unicamente della città.

Ai cittadini di Napoli,  per troppo tempo considerati utili idioti utili soltanto a favorire questo o quel personaggio, non importa nulla di due,tre, quattro o dieci sostituzioni, interessa soltanto che sia stata imboccata la strada per il recupero di una credibilità internazionale, per la funzionalità dei servizi, per la creazione delle condizioni essenziali per lo sviluppo che favoriscano il lavoro e l’occupazione , questo sì che interessa, in mancanza si proceda pure a tempo debito alla sostituzione del Sindaco senza stare a fare troppo le pulci ed a rompere troppo  gli zebedei (mi si perdoni l’eccesso di chiarezza) .

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